Il bere vino ha sempre fatto parte della nostra tradizione, un bicchiere non lontano dai pasti senza mai esagerare. Nel corso di questi ultimi anni, tuttavia, si sono sviluppati comportamenti, specialmente tra i giovani, che poco hanno a che vedere con la tradizione. Si tratta di un fenomeno che proviene dal nord Europa, cosiddetto “binge drinking”, che consiste nell’assunzione occasionale di grandi quantità di alcol fino al raggiungimento di uno stato di ubriachezza. Questo spiega come sia possibile trovare sempre tante persone alla guida di veicoli in stato di ebbrezza alcolica nonostante le continue campagne di prevenzione e repressione poste in atto dalle forze di polizia. Tale dato emerge dalle cifre fornite dalla Polizia Locale, relative agli anni 2012 e 2013. Nel 2012 la Polizia Locale ha sanzionato 200 persone alla guida in stato di ebbrezza a fronte dei 189 già accertati fino al 31 ottobre del 2013; una tendenza che preoccupa e che, se resterà invariata fino alla fine dell’anno, porterà un aumento del 12,5 % dei casi di guida in stato di ebbrezza alcolica. Delle 189 persone sanzionate quest’anno , 160 sono state deferite all’Autorità Giudiziaria mentre 29 hanno subito una sanzione amministrativa. L’art. 186, infatti, prevede entrambe le fattispecie di sanzioni che vengono applicate sulla base del tasso alcolemico accertato. La sanzione amministrativa che, comunque, prevede un importo fino a Euro 5.621,34, la decurtazione di 10 punti, la sospensione della patente di guida fino a 16 mesi e, in caso di incidente, anche il fermo del veicolo, viene applicata in caso di guida con un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l. Nei casi dove il tasso alcolemico è superiore allo 0,8 g/l, è prevista la denuncia all’Autorità Giudiziaria, un’ ammenda fino a euro 6000, l’arresto fino ad 1 anno con la sospensione della patente di guida fino a 2 anni nonché il fermo o il sequestro, per la confisca, del veicolo dove previsto. Si ricorda che anche il rifiuto all’accertamento è un reato punito con le sanzioni previste per il tasso alcolemico più elevato. I meno virtuosi sono stati gli italiani rispetto agli stranieri con una percentuale di 64,5% rispetto al totale degli accertamenti (122 contro 67 stranieri); così come gli uomini, con una percentuale del 87,5%, rispetto alle donne (165 a fronte di 24 donne). Anche se la popolazione degli immigrati residenti è di circa il 13/14 % sul totale della polazione residente. Guidare in stato di ebbrezza è un fatto gravissimo che mette in pericolo sia la propria incolumità che quella degli altri. Infatti costituisce uno tra i fattori più importanti di rischio per la salute oltre ad essere una tra le cause più frequenti di incidenti mortali.