Per la prima volta in Veneto, sabato 18 e domenica 19 aprile, arriva il genio trasformista di Arturo Brachetti, in scena all’Arena Spettacoli Padova Fiere. Cultura in scena, il programma di spettacoli dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Padova, chiude 5 anni di grande spettacolo con un vero e proprio evento: un doppio appuntamento con uno degli artisti italiani più noti e amati al mondo.
Per l’occasione l’Arena Spettacoli Padova Fiere sarà allestita in versione teatrale con una tribuna frontale, in modo da creare uno spazio raccolto attorno al palcoscenico. Arturo Brachetti, mister mille volti, ha messo la fantasia al potere e ha stregato centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. “Volevamo chiudere questa eccezionale esperienza culturale con uno spettacolo unico, facendo un regalo a tutti coloro che anche grazie a noi in questi anni si sono avvicinati alla musica e al teatro” dice l’Assessore alla Cultura Massimo Giorgetti.
“Quando la possibilità di avere a Padova Arturo Brachetti si è concretizzata ho capito che sarebbe stato il miglior modo di dire grazie al pubblico che ha condiviso con noi queste emozioni”. “Questi 5 anni, con oltre 1200 spettacoli, cui hanno assistito più di 200.000 persone, sono stati un’esperienza culturale che ha dato frutto e che ha dimostrato che lavorare sulla cultura è il migliore degli investimenti. Il bilancio finale lo facciamo sul numero di persone che hanno spento la TV per ascoltare il pianoforte di Allevi o per venire a teatro, e siamo particolarmente felici di aver visto sempre più giovani partecipare con entusiasmo”, continua Giorgetti.
Il nuovo spettacolo di Brachetti è come sempre un viaggio poetico nella fantasia e nel trasformismo; l’istrione Brachetti, questa volta, presenta insieme a lui una fauna umana unica, fatta di attrazioni internazionali, comici, fantasisti, atleti, ballerine e ballerini eccentrici, per offrirci nuove illusioni, sorprese ed emozioni. Arturo Brachetti non è più dunque solo su quel palcoscenico che siamo abituati a vedere come un suo esclusivo dominio. I “mille volti” dal 7 ottobre scorso, data di inizio della tournée, si sovrapporranno a quelli di una cleptomane senza mani, di un giocoliere del nulla, di una trapezista di sogni, delle pompiere di Viggiù, della donna pizza….e di tanti altri strampalatissimi personaggi incluso un balletto di 8 boys & girls per un totale di 15 gambe ( una è di legno ). Incredibile ma vero, Arturo Brachetti ha messo su una compagnia, e pensate di che razza di compagnia possa trattarsi quando il capocomico è uno dei più acclarati geni dell’immaginazione del mondo, l’istrione per eccellenza. Una fauna umana unica, di attrazioni internazionali, personaggi comici, fantasisti, balletti, ma anche naturalmente trasformazioni, illusioni e sorprese: tutti insieme, tutti suoi amici – ventuno – con i quali ha condiviso il palco a Berlino, Parigi, Londra o in qualche show televisivo di chissà dove, per dare vita ad uno show che si nutre di commedia, musical, circo, varietà. Un cast internazionale (con corpo di ballo e acrobati a maggioranza italiana ) per un grande omaggio alla tradizione del Music Hall e al Teatro di Varietà inteso come quel luogo del divertimento e della fantasia dove la meraviglia del pubblico è la gioia di entrare per due ore in un paradiso di cartapesta e vivere della generosità, talento e vitalità di persone incredibili che lavorano anni per offrire anche solo pochi minuti della loro arte attraverso esibizioni uniche. Arturo Brachetti, che di questo Gran Varietà è ideatore e regista, proporrà parecchi numeri nuovi, alcuni dei quali completamenti inediti, ed alcuni re-inventati per l’occasione partendo da racconti o testimonianze sul mondo del Varietà. Sarà Arthur Braguette e la sua bottega delle Meraviglie, sarà Horatio l’uomo-elefante e sarà Butterflash, ovvero tutta la Madama Butterfly in 5 minuti, e qui già possiamo immaginare come ci stupirà ancora con il suo trasformismo. Ma sarà soprattutto la scintilla narrativa da cui tutto inizia: nella storia è il proprietario di un teatro abbandonato che porta questi strani “turisti” a visitare il suo meraviglioso ma dimenticato teatro. Il luogo non è così morto come sembra perché l’immancabile fantasma del palcoscenico blocca le uscite e i turisti, per poter guadagnare la libertà, dovranno inventarsi uno spettacolo. Qualcuno ci riuscirà, qualcuno no…
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