“A me dispiace che ci siano dei poliziotti feriti, questo non va bene”. A dirlo Sergio Giordani, sindaco di Padova commentando gli scontri tra esponenti dei centri sociali e della sinistra antagonista di Padova e la polizia avvenuti ieri sera nelle piazze padovane. Tre poliziotti sono rimasti feriti seriamente a seguito delle violenze politiche messe in atto da esponenti delle associazioni vicine al centro sociale Pedro.
“Non esiste la lite, la contrapposizione, la politica va condotta sempre nel piano della legalità – ha aggiunto Giordani e rispondendo alle domande dei cronisti su eventuali cambi di rotta visto che alla manifestazione erano presenti due consiglieri comunali della maggioranza – nessuna contrapposizione nessun cambio di rotta, mi dispiace per quello che è successo per i commercianti per i turisti. Non deve più succedere”.
“Qualcuno ha sbagliato – ha aggiunto Giordani -, questo è chiaro, non è facile capire queste situazioni. Ho chiesto appuntamento al questore che conto di incontrare tra domani e dopodomani. Io ho il massimo rispetto per i poliziotti. Altro gesto deprecabile è l’imbrattamento della targa di Mazzola e Giralucci, che condanniamo con chiarezza”.
Dello stesso avviso anche Arturo Lorenzoni, vice sindaco eletto con il supporto anche di esponenti del centro sociale Pedro e con l’appoggio di due consiglieri comunali, Daniela Ruffini e Stefano Ferro che erano presenti alla manifestazione in piazza Insurrezione poi degenerata nel corteo fermato con la forza dalla polizia.
“Tutte le cautele che l’amministrazione poteva prendere, sono state prese – si è difeso Lorenzoni chiarendo di aver parlato con il consigliere Ferro ma non con la consigliera Ruffini – Stefano Ferro ha condannato pfermamente ogni forma di violenza, era presente alla manifestazione in piazza Insurrezione, purtroppo non è riuscito a gestire la situazione.
Massima vicinanza alla famiglia di Mazzola e Giralucci (poichè ieri è stata imbrattata con una scritta a spry rosso la targa che ricorda i due esponenti del Msi trucidati dalle BR -, non è possibile che a Padova, ancora a distanza di tanti anni capiti un episodio di contestazione di questo tipo: va capito meglio chi e perchè ha compiuto un atto del genere”.
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