Arturo Lorenzoni e Sergio Giordani spalla contro spalla. Arancioni e popolo del centrosinistra allargato anche ad esperienze civiche al limite della destra insieme appassionatamente. Obiettivo: vincere.
Con precisione svizzera va in scena in una sala degli Anziani gremita, la riconciliazione tra le due anime del fronte anti Bitonci che si sono fronteggiate anche in maniera aspra. Adesso provano ad essere un corpo solo, un’anima sola. Sarà per questo che in mezz’ora di intervento, nè Giordani nè Lorenzoni hanno parlato di temi.
Parole quelle dei due leader piene di termini come unione, vincere, e vuote di opere ed obiettivi concreti. Si dovrà spiegare soprattutto che si deve andare uniti al traguardo, che è la vittoria, l’amministrazione della città. Poi su chi governerà verso cosa, si rifletterà dal 26 giugno in poi.
Qui di seguito la trascrizione quasi letterale di ciò che hanno detto Sergio Giordani ed Arturo Lorenzoni di fronte a circa quattrocento persone.
“Siamo civici, noi non abbiamo partiti a cui rispondere, ci siamo guardati negli occhi con Arturo ed abbiamo capito che possiamo lavorare insieme. Non ci siamo innamorati, state tranquili (scherza Giordani portando a casa la prima selva di applausi). A noi interessa la sicurezza, la giustizia sociale, cambiare la città e rimetterla in moto. Come si fa ad amare questa città se uno non ci è nato, non ci vive, non va ogni giorno a prendere il caffè e il giornale, non annusa l’umore della gente? il nostro rapporto sarà di condivisione, io condividerò con Arturo tutto. Questo vuol dire governare: io non sono un uomo solo al comando. Abbiamo la bellezza di 250 persone che si spendono per Padova. Ho avuto modo di vedere la conferenza stampa di Bitonci, l’ex sindaco sfiduciato. Sono molto preoccupatio per lui: quando uno dice una bugia tre vote pensa si convince che sia una verità. Non ha fatto nulla, in due anni appena un fagiolo (seconda salva di applausi).
Dice che non ce l’ha fatta perchè è stato sfiduciato: non ce l’ha fatta perchè non è riuscito a tenere i suoi. Stia tranquillo Bitonci, io e Arturo andremo d’accordo per 5 anni. Io non voglio litigare. Lui, Bitonci, ha dato un esempio di lite continua. Noi, lo giuro, non litigheremo mai. Noi abbiamo un obiettivo solo: la città. Facciamo vedere come si fa.
E’ anche sfortunato Bitonci, primo perchè in breve tempo mi sono ristabilito (applausi). Secondo, mai pensava che avremmo fatto alleanza. Siamo uguali, a parità di dignità. Vedrete come Padova cambierà a partire dal 26. Io ora lascio la parola ad Arturo, che è molto più bravo di me. Già stasera saremo insieme in una riunione operativa e da domani mattina si lavora a spron battuto insieme. Abbiamo il dovere di vincere.
Più breve l’intervento di Arturo Lorenzoni:
Sono orgoglioso di poter partecipare a questo progetto: noi con la Coalizione abbiamo partecipato a questo cammino condiviso. Quello che mi fa piacere è che Sergio ha riconosciuto il valore di questo percorso, inglobandolo nel suo progetto. E’ segno di grande visione ed è un patrimonio enorme per la nostra città. Io domenica sera ero un po’ demoralizzato perchè temevo che si infrangesse il sogno di dare un governo vicino alle persone, basato sulla trasparenza e sulle reti solcuiali di questa città, ed invece il nostro sogno continua. Le nostre competezze si integrano bene con quelle della squadra di Sergio. Negli ultimi tre anni è stata divisa la città, la mancanza di dialogo tra istituzioni e rappresentanze economiche e sociali ha creato povertà. Abbiamo il dovere di creare valore in questa città, che ha un grande valore aggiunto nell’associazionismo. Dateci una mano nel far capire la differenza abissale tra la prospettiva nostra e quella del nostro avversario. Questa città ha bisogno di attaccare, di fare impresa di dare visibilità alla propria forza sociale”.
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