Sergio Giordani illustra la lista dei desideri per una Padova sociale

 

Sergio Giordani, candidato sindaco di Padova gradito ad una parte del centrosinistra ed in particolare ai segretari del Pd Antonio Bressa e Massimo Bettin, ha illustrato oggi in una nota il proprio orientamento sul delicatissimo tema delle politiche sociali a Padova. Qui di seguito la nota diffusa dall’ufficio stampa:
“Voglio rassicurare tutti i padovani, le nostre famiglie, i nostri anziani, gli operatori del sociale e i volontari : con me Sindaco non ci sarà nessuna deresponsabilizzazione dell’amministrazione, nessuna esternalizzazione, ma il Comune farà in pieno la sua parte. Il Sociale che in questi ultimi 2 anni è stato tagliato, indebolito sarà invece uno dei settori strategici per la mia amministrazione. Rimettiamo al centro dell’azione di governo della città la persona umana anche quando è debole, fragile e sola.
Ho scelto di partire dalla Stazione, e dalla emarginazione grave perché la comunità è come una famiglia: ci si affianca a quello dei suoi componenti che è in difficoltà e si cerca di sorreggerlo per farlo ripartire nel cammino della vita.
Questo deve fare un Sindaco: occuparsi di tutti i suoi concittadini e in particolare di chi non ha voce, degli ultimi che non hanno alcun peso o potere da far valere o da rivendicare.
Ciascuno di noi ha infinite potenzialità, a volte si tratta semplicemente di riattivarle e di dare fiducia.
Sono consapevole delle criticità che la zona stazione e il quartiere Arcella vivono quotidianamente ma guardo con una visione costruttiva alle possibili soluzioni.
Un Sociale efficiente ed efficace nel tessuto cittadino è garanzia di sicurezza, sia per quanto riguarda la tenuta della coesione sociale soprattutto nei quartieri, sia relativamente alla prevenzione e al supporto informativo alle forze dell’ordine. E’ una scelta politica chiara e della quale sono fermamente convinto: Sociale e Sicurezza opereranno nella città e per la città insieme e con pari dignità. Il mio viaggio è partito da Casetta Eremitano, si è snodato tra la mensa dei Cappuccini di Padre Leopoldo, il Centro Diurno La Bussola, la Comunità di S. Egidio e si è concluso davanti all’Asilo Notturno del Torresino.
Ma continuerà, perché questo viaggio è anche un cammino mio personale come uomo.
Il mio è un grazie pieno di riconoscenza e gratitudine per realtà straordinarie che ogni giorno si adoperano silenziosamente nella nostra città.
Con me Sindaco l’ente locale farà la sua parte, che è doverosa ed insostituibile: stanzierò adeguate risorse nei capitoli di bilancio che sono stati prosciugati e doterò la struttura comunale di nuove risorse umane ,mettendola così in grado di operare al massimo delle sue potenzialità. Procederò dunque alla assunzione di assistenti sociali e di professionalità oggi indispensabili nelle equipe multidisciplinari (psicologi,educatori,mediatori culturali,etc).
Il Comune sarà centro attivatore di processi e avrà un ruolo di coordinamento e di armonizzazione delle moltissime realtà che operano nel sociale. Non si sostituirà ad esse ma neppure le abbandonerà nella gestione dei conflitti nelle zone calde della città o su temi sensibili. Non lascerà che la città subisca le emergenze,quali esse siano, ma le governerà. Questo chiedono i cittadini e questo la mia squadra ed io faremo.
Da imprenditore sono fermamente contrario al vecchio sistema assistenzialista: avvierò la revisione dei servizi comunali rimodulandoli ed innovandoli secondo il modello del welfare generativo, in un percorso costruito insieme al privato sociale e alle associazioni. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione per il bene-essere di tutti noi e della città.
Forse veniamo da una stagione di troppe porte chiuse, ma anche su questo tema decisivo l’ascolto sarà il metodo con cui raggiungere i risultati migliori per tutti. Ad esempio l’elaborazione che giungerà dei Cantieri di Carità e Giustizia promossi dalla Diocesi di Padova saranno per la nostra amministrazione dunque un punto di partenza e una guida preziosa così come il portato di tutte le esperienze che operano a Padova con grande passione e professionalità”.