Un quasi sindaco per l’Arcella o almeno un assessore con ufficio nel quartiere più popoloso della città, che ascolti le istanze dei cittadini. A dirlo Sergio Giordani, candidato sindaco per Pd e civiche di centro ieri quando ha presentato la sua parte di programma dedicato a questa parte della città. Una zona di Padova, secondo quanto dice Giordani nel comunicato diffuso ieri e che riportiamo integralmente è stata “tradita ed abbandonata”.
Questa mattina ho presentato il “Patto per l’Arcella”, il mio impegno programmatico che si basa su alcuni punti, chiari e concreti che da Sindaco realizzerò, per “far vincere l’Arcella”, in modo da restituirle il ruolo che merita nella città di Padova. Naturalmente avere uno sguardo particolare per l’Arcella, non vuol dire trascurare gli altri quartieri di Padova e sottovalutare i loro problemi, ma tenere conto che questa parte di città che da sola conta oltre 30 mila abitanti (oltre due volte un ben noto paese dell’alta padovana…) è stata tradita e abbandonata a sé stessa dalla precedente amministrazione. Proprio qui in vicolo Tiziano Aspetti si era avviata e conclusa la campagan dell’ex Sindaco sfiduciato, proprio qui era stata aperta una sede elettorale chiusa appena finita la campagna, una storia già vista. Nessuna delle promesse è stata realizzata: c’è più sicurezza? No. E’ stato avviata la riqualificazione del quartiere? No. Sono stati fatti parcheggi promessi sull’asse del tram? Naturalmente no, e potrei continuare ancora. L’unico progetto dell’ex sindaco per questo quartiere è stato impegnare 10 milioni di euro per rifare lo stadio Plebiscito e portare qui a giocare il Calcio Padova: una follia. Quei soldi devono essere investiti nel sociale, nella sicurezza e nello sviluppo del quartiere. Non sono abituato a fare promesse che non posso mantenere, ma questo Patto per l’Arcella è un impegno sul quale metto la mia faccia senza paura e senza problemi. Perché non è un libro dei sogni ma un accordo con i cittadini, realizzabile e misurabile, che si basa su azioni e iniziative concrete, molte delle quali suggerite e richieste a gran voce proprio dai residenti. E proprio perché è un Patto vero, e non un volantino elettorale, ho scelto di non mettere su questo opuscolo nessun simbolo di partito o di lista, Con me Sindaco ci saranno uno o più assessori che mi affiancheranno e avranno delle deleghe specifiche all’attuazione di questo Patto. Abbiamo realizzato un opuscolo in cui tutti i nostri punti programmatici per l’Arcella sono chiaramente elencati, divisi per tematiche: da oggi questi opuscoli, stampati in decine di migliaia di copie, saranno consegnati dai nostri volontari in ogni casa, ad ogni persona che vive e lavora all’Arcella. Realizzeremo un quartiere più vivo, con più servizi e che guarda alle famiglie. Per i rioni San Bellino, Santissima Trinità e Buon Pastore faremo nascere un apposito centro di incontro per le mamme e per i bimbi più piccoli; aiuteremo gli anziani, avviando anche un servizio di consegna della spesa e dei farmaci a domicilio e investendo sui centri diurni e gli orti sociali splendidi centri di aggregazione sociale, sosterremo i giovani offrendo loro spazi e opportunità, mettendo loro a disposizione anche locali vuoti che i proprietari non riescono ad affittare. Sul fronte della mobilità creeremo un bus navetta che colleghi tutti i rioni dell’Arcella con l’asse del tram e potenzieremo il servizio fino alle 2 di notte. Sul fronte della sicurezza attiveremo una Unità Speciale di Polizia Locale fissa all’Arcella che si occupi del territorio 24 ore su 24 e un presidio costante con le Forze dell’Ordine. Infine mettendo fine a litigi e propaganda continua e facendo finalmente squadra a ogni livello reperiremo milioni di fondi comunitari e governativi grazie ai quali cambieremo definitivamente volto a questo quartiere strategico facendone un luogo dove la qualità della vita tornerà a rendere sereni cittadini e famiglie. Le mie non sono generiche promesse elettorali, ma un piano concreto di investimenti per l’Arcella. Questi sono solo alcuni dei numerosi progetti dettagliati nel Patto per l’Arcella. Ci metto la mia faccia, senza alcun simbolo elettorale, perché il rapporto con tutti i cittadini di questo quartiere sarà in primis direttamente con me. Io ne sono convinto: Padova vince solo se vince l’Arcella.