Da una parte si urla il taglio di servizi essenziali ai cittadini, dall’altra, l’assessora Sòdero, snocciola cifre girovagando per il bilancio nel tentativo di mettere dei cerotti ad una situazione insostenibile e che non cammina perché ha le scarpe rotte. La domanda potrebbe essere semplice, se non banale: a parte le cifre, che cosa si prospetta per il futuro dei servizi sociali a Padova? Tutti sanno che le somme impegnate per l’assistenza a chi sta peggio sono importanti anche se le risposte non sempre efficaci.
Chiedo: “Ma ci sono altri modi per sostenere i servi sociali del comune oppure si continua nel tran tran senza alcuna idea per il futuro? Forse (ma dopo la boutade, vige il silenzio), i servizi sociali verranno trasferiti all’USL? La coperta è sempre più corta e i tagli all’assistenza sempre più evidenti, perché l’amministrazione ha deciso per altre priorità, come la polizia locale. Tagli delle tasse di oltre tre milioni all’anno che da qualche parte pesano e, in quanto strutturali, ogni anno si riverberano sul bilancio e, in maniera evidente, sui servizi sociali.
Da questo coul de sac, l’amministrazione non riesce ad uscirne anche perché ci sono problemi con le assistenti sociali precarie, la difficoltà di garantire la continuità nell’assistenza, difficoltà nella gestione del servizio e via dicendo. Mi sembra però, che oltre alla routine non si abbia né la voglia e nemmeno la capacità di riprogrammare i servizi sociali e renderli più efficienti e mirati. Forse ci sono altri problemi da risolvere.
Si brandisce la scure e si alza il tiro cercando di escogitare manovre più propagandistiche che di attenzione alla persone, come la cancellazione del finanziamento al centro assistenza di via Durer. E’ chiaro che il sindaco pensa, come spesso accade, che fare da solo sia la risposta migliore, sostenuto, si fa per dire, dalla sua ormai claudicante maggioranza. Con chi parla il sindaco? Penso con se stesso. Evidentemente, l’assistenzialismo è più semplice, l’assistenza e il recupero della dignità della persona, più difficili. Ma sappiamo che, per il nostro, non tutti hanno la stessa dignità.
Nereo Tiso
Vice segretario cittadino Pd Padova