Sfiorando il muro mercoledì al Piccolo Teatro di via Asolo

 

Mercoledì 29 maggio, alle ore 21.15, evento di chiusura dei “mercoledì d’essai” al Piccolo Teatro di via Asolo (zona Paltana) con la proiezione del film “SFIORANDO IL MURO” della padovana Silvia Giralucci e di Luca Ricciardi, presentato con successo fuori concorso alla 69^ Mostra del Cinema di Venezia.
Parteciperà in sala l’autrice Silvia Giralucci: figlia di Graziano, agente di commercio padovano assassinato dalle Brigate Rosse il 17 giugno 1974 all’interno della sede dell’MSI-DN di Padova insieme a Giuseppe Mazzola, cresciuta nel silenzio del dolore, nel film la giornalista, scrittrice ed ora anche regista padovana ripercorre gli anni del terrorismo incontrando e intervistando i protagonisti di un’epoca ancora oscura.

“Nel muro di fronte alla casa di mia nonna, una casa popolare di un quartiere periferico di Padova, campeggiava la scritta rossa:“Fuori i compagni del 7 aprile” . Accanto falce e martello. La leggevo e ogni volta mi interrogavo sul significato. Non facevo domande. Avevo imparato a non farne per non creare disagio attorno a me. Mio papà, Graziano Giralucci, militante del Msi, era stato ucciso dalle Brigate Rosse, e in famiglia era di fatto vietato parlare di politica. L’omicidio di mio papà e di Giuseppe Mazzola, il 17 giugno del 1974 nella sede del Msi di via Zabarella a Padova, segnò per le Br il “salto del fosso”, dalle azioni dimostrative agli omicidi. Per me, che avevo appena compiuto tre anni, fu l’inizio di un vuoto, affettivo, materiale, sociale e anche politico. Sono passati 35 anni e anch’io adesso ho voglia di capire e di superare. Non un mio problema personale, ma il problema di una città, di una generazione, di un Paese, che per un periodo ha vissuto la politica come un valore omnipervasivo che oscurava persino la pietas per i morti dell’altra parte politica”

“Sono partita dalle immagini che apparivano nella nebbia dei ricordi della mia infanzia come insegne al neon: scritte sui muri, spezzoni di telegiornali, frasi monche in famiglia. E poi sono andata a cercare i testimoni, persone che, nella diversità delle storie e degli orizzonti di riferimento, hanno rischiato molto per tener fede ai loro ideali”. (Silvia Giralucci)

Il ritrovamento negli archivi di famiglia di alcuni filmati in Super8 diventa lo spunto iniziale per un viaggio nel passato e nella memoria storica del nostro Paese, ripercorrendo gli anni del terrorismo anche attraverso interviste ai protagonisti di un’epoca che mostra ancora diversi lati oscuri.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha da poco nominato la Giralucci Cavaliere al merito della Repubblica italiana e l’onorificenza dovrebbe essere consegnata a breve alla nostra concittadina.

“Sfiorando il muro” è un film documentario che indaga gli anni Settanta con una luce inedita. Un film rivolto a chi oggi ha vent’anni per capire quel decennio ma anche a chi ne ha sessanta per ricordare ed elaborare. È un viaggio in prima persona nella memoria divisa degli anni Settanta attraverso storie di persone tra loro antitetiche, che in qualche modo per l’autrice diventa un modo di riconciliarsi con la memoria del padre.

Una vittima da una parte esaltata come un martire dalla sua comunità politica dall’altra a lungo considerata colpevole per il solo fatto di essere di destra. Per lei, un papà presente solo nei sogni, rimasto impigliato nell’attimo in cui la violenza politica è diventata terrorismo. Un film sugli anni Settanta declinato al presente.

 

INGRESSO EURO 5,50

RIDOTTI EURO 4,00

CARTA D’ARGENTO EURO 3,00