Sono tutti figli di immigrati i tre giovanissimi destinatari di custodia cautelare per rapina ed estorsione ricercati dalla polizia di Padova in quanto sospettati di aver messo in piedi una gang che terrorizzava gli adolescenti del centro di Padova. Due dei tre ragazzi, di età compresa tra i 15 ed i 17 anni sono stati arrestati e portati nel carcere minorile di Treviso. Il terzo attualmente si trova in Marocco in vacanza con la famiglia. Oltre alla violenza nella gestione delle estorsioni, in cui non mancavano mai schiaffi e spinte agli adolescenti presi di mira oltre alle minacce, ad accomunare i tre c’è la passione per il gruppo gangsta rap della “G unit” raggruppamento di rapper duri della east coast americana.
Guarda il servizio di Giulia Salmaso per Telechiara
Le indagini della squadra mobile ono iniziate alcuni mesi fa su input dei poliziotti di quartiere che avevano avuto sentore delle missioni predatorie del gruppo. Nessuno dei ragazzini taglieggiati infatti aveva avuto il coraggio di denunciare le estorsioni e le rapine alla polizia. Ed il clima di terrore è durato anche durante le indagini: di quattordici episodi appurati dagli investigatori solo sei sono stati formalmente denunciati, in altri otto casi i ragazzini derubati, su consglo dei genitori, non hanno sporto querela. Il territorio scelto dalla gang, a cui non è escluso che partecipino altri figli di immigrati con ruoli secondari, è quello della piazza del Duomo. Luogo abitualmente scelto per il rito dello spritz dai giovanissimi rampolli delle famiglie più in vista di Padova. E proprio contro questi si scatenava la furia dei tre giovani residenti in paesi della cintura urbana di Padova.
“Stiamo assistendo in maniera ancora limitata, ma pur sempre preoccupante, a gesti di violenza di ragazzini stranieri verso i loro coetanei – commenta l’assessore provinciale alla sicurezza Enrico Pavanetto – Se non affronteremo questi fenomeni intervenendo fin da subito con politiche d’integrazione adeguate, nel futuro la questione delle baby gang potrebbe aggravarsi come già è successo in altri Paesi d’Europa. È proprio questo l’obiettivo di “Talenti dal mondo”, il percorso formativo rivolto alle donne che la Provincia di Padova avvierà da settembre. A loro, infatti, è demandata l’educazione dei figli, dunque siamo convinti che la problematica legata all’integrazione degli stranieri di seconda generazione sarà risolta solo con l’aiuto delle famiglie e con un contatto diretto con il mondo femminile”.
“Talenti dal mondo” è il nuovo progetto realizzato dall’Amministrazione provinciale con la collaborazione delle associazioni “Il Talento delle donne” e “MigraMente”. Obiettivo: promuovere l’integrazione sociale e culturale delle donne di ogni provenienza residenti nel territorio padovano attraverso quattro moduli formativi. Si tratta di un corso formativo che valorizzerà i loro talenti e, nel contempo, promuoverà la conoscenza reciproca.
“Più le donne si sentiranno integrate e conosceranno i servizi esistenti sul territorio – ha aggiunto l’assessore Pavanetto – più potranno trasmettere la fiducia e l’amore per questa città e per questa Nazione ai propri figli. La necessità oggi è quella di avviare progetti che mirino sempre di più a dialogare con l’universo femminile straniero per evitare che si ripetano fenomeni di questo tipo”.
L’inizio del percorso formativo è fissato per il 16 settembre con una durata fino al 20 novembre. Le adesioni devono arrivare entro il 10 settembre alla segreteria dell’Assessorato all’Immigrazione provinciale, tel 049 / 8201252 e fax 049 / 8201256, oppure alle Associazioni “Talento delle Donne” (cell. 347.9681027 e-mail [email protected]) e Migramente (e-mail [email protected])
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