Ammontano a 200 milioni di euro i danni provocati dalla siccità che, da giugno a settembre, ha colpito 135 mila ettari di superficie agricola utilizzata mettendo in ginocchio le aziende agricole e zootecniche del territorio padovano, in particolare nell’area della Bassa. Le situazioni più preoccupanti si sono registrate nell’ambito della coltivazione di mais e soia, e nel mantenimento di bovini e suini nel contesto zootecnico: i danni hanno toccato punte del 50% nel calo della produzione lorda vendibile rispetto al triennio precedente, aggravando la condizione di aziende già duramente colpite dalla crisi generale e dall’aumento dei costi di produzione. Da oggi, grazie alle richieste fatte dalla Confederazione Italiana Agricoltori e dalle altre organizzazioni agricole al Governo, tramite un decreto ministeriale le 15 mila aziende agricole iscritte alla Camera di Commercio che abbiano subito una perdita di almeno il 30% della produzione lorda vendibile (P.L.V.), certificata dalle fatture, nel periodo compreso tra il 1 giugno e il 2 settembre 2012, possono accedere ad un contributo a fondo perduto che può arrivare a coprire fino all’80% del danno accertato sulla base della P.L.V. ordinaria del triennio precedente, per un massimo di 75 mila euro per impresa agricola. In alternativa, è possibile richiedere un prestito quinquennale a tasso agevolato. Le domande dovranno essere presentate entro il 20 febbraio alla Regione Veneto tramite l’Agenzia per i Pagamenti in Agricoltura (Avepa), e la CIA auspica che la tempistica possa essere più rispettosa delle impellenti necessità delle aziende agricole in confronto a quanto avvenuto in situazioni precedenti: “Questo provvedimento va in aiuto agli agricoltori, ma l’esperienza del passato ci insegna che sarà difficile, per le aziende, ottenere davvero l’80% come annunciato dal decreto, vista la penuria di finanziamenti che ci sono a disposizione – dichiara il Presidente della CIA di Padova, Claudio D’Ascanio – Inoltre, ci auguriamo che i tempi possano essere più celeri, dando alle aziende l’opportunità di risanare, almeno parzialmente, una situazione difficile”.
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