Il ragionier Ugo Fantozzi quando disse che la corazzata Potionkin era “una cagata pazzesca” ricevette 92 minuti di applausi da una folla che fino a poco prima aveva parlato di montaggio analogico e de “l’occhio della madre”. La corazzata Potionkin è un capolavoro del cinema, indiscutibilmente, ma all’uomo della strada risulta essere effettivamente una cagata pazzesca. E credo che anche l’Europeade sia, fantozzianamente parlando, una cagata pazzesca. Per vari motivi che qui elencherò in ordine sparso. Ad esempio a Padova fa troppo caldo per danzare e ballare a metà luglio con 34 gradi. Alla vigilia della finale degli europei il sindaco spiegò su twitter che faceva troppo caldo per mettersi in Prato della Valle a vedere la partita alle 20.45. Non capisco come mai adesso invece faccia fresco per andare in giro a cantare e ballare con le giacche di fustagno. Ma transeat, anche il meteo evidentemente è a geometria variabile. Ieri sera l’unico luogo affollato del centro storico era piazza dei Signori. La notte bianca dell’Europeade ha avuto l’effetto di un colpo di scalpello su una montagna di indifferenza. E probabilmente non è colpa degli hobbysti del folklore invitati a Padova per dare sfogo alla loro passione per canti e balli tradizionali. Loro sono anche bravi, le biondissime danzatrici dell’estonia anche, insolazione a parte. Simpatici i girotondisti vagamente ruzantini da Possagno, evocativi i post pastori abruzzesi. Ma a Padova una rassegna così, che magari sarebbe piaciuta di più ad Abano Terme o a Cittadella, giusto per fare un esempio, semplicemente si perde. Perchè, come sempre il sindaco, giustamente orgoglioso di tanta vitalità della Padova un tempo battezzata “per vecchi” ricordava, in città ci sono anche Bastioni, Navigli, Pride Village, Sherwood festival e a 15 minuti d’auto l’Hydrogen festival e volendo anche il Redentore, ragionando in logica un po’ più metropolitana, dato che va urbanistico-politicamente di moda. Solo che tutti questi eventi, con pesi diversi, portano un incasso diretto nelle casse del Comune di Padova, visto che vengono pagate le tasse di occupazione del suolo pubblico. La Europeade è costata a Comune, Camera di commercio e Fondazione cassa di risparmio, oltre che all’Aps una cifra tra i 500 mila ed il milione di euro.
Quali sono stati i risultati? Ai padovani la sentenza, che stavolta non è nemmeno tanto ardua. Io fantozzianamente dico “l’Europeade è una cagata pazzesca”. A volte bisognerà pur dirlo.
Alberto Gottardo