Più di mille chili di pasta uno sull’altro sono una bella montagna, che a pensarla in fila dentro piatti conditi e fumanti fa venire un po’ di vertigine.
E’ quello che sono riusciti a donare i soci della Fratalea Casolinorum Patavinorum dell’Ascom di Padova, la storica confraternita dei casolini che ogni anno destina per tradizione quanto ricavato nel corso della festa organizzata tra tutti gli appartenenti al gruppo, all’Opera della Divina Provvidenza di S. Antonio, mettendo in pratica uno dei principi costitutivi di questa congrega i cui albori risalgono addirittura al 1260 e che opera in favore dei più deboli grazie all’intervento dei commercianti del settore alimentare.
Sono tempi in cui tutto quello che viene destinato al bene di una comunità sempre più allargata di persone con disagi sociali vari è più che necessario e la Fratalea Casolinorum non ha mai perso di vista lo scopo sociale della sua organizzazione.
“Siamo consapevoli – ha affermato Antonio Mason, presidente della confraternita – delle difficoltà soprattutto economiche che la gente incontra al giorno d’oggi, anche perché la nostra professione ci porta a monitorare quotidianamente le variazioni delle capacità di spesa dei cittadini”.
“Il nostro impegno come categoria è sempre stato quello di garantire al massimo la professionalità e la trasparenza del nostro operato – conclude Antonio Mason – e proprio durante la festa sociale annuale diamo forma ai bisogni di tanti, appoggiandoci all’Opera Divina Provvidenza di S. Antonio per la distribuzione di quanto raccogliamo con le donazioni dei nostri soci, cercando di fare la nostra parte in modo concreto in occasione delle feste di Natale”.