Il solito teatrino prima del rompete le righe. Per fortuna almeno c’è Simone Borile. Un signore

 

Stesso copione, solo forse addirittura più triste di due settimane fa quando, tanto per cambiare, l’opposizione aveva prima strepitato complice la claque tra il pubblico, e poi lasciato l’aula di palazzo Moroni. Lunedì sera, dopo il preambolo tra lo squallor e lo squadrista di venerdì, è andata in scena la solita trita ritrita schermaglia tra le parti. Ed ecco ripetersi l’immancabile appuntamento del Bitonci show. Fondamentale pero’ essere presenti prima delle 20 in quanto, come oramai consuetudine, la minoranza (Lega e quel che resta di Forza Italia) abbandona puntualmente l’aula sottraendosi a qualsiasi confronto con la maggioranza. L’unico a combattere è sempre lui: il soldato/consigliere Simone Borile del M5s che continua, nella sua azione critica, a non mollare in consiglio. Emblematica l’uscita di Borile pero’ dall’aula, quale azione di non condivisione con Lega e Forza Italia, nel momento in cui i sodali leghisti di Bitonci  hanno estratto un pinnocchio di legno per simboleggiare il ruolo di Giordani quale marionetta di Coalizione Civica.
“La maggioranza soffre di leadership, è innegabile – analizza Simone Borile – il ruolo di Coalizione Civica nelle scelte di governo è determinante se non vincolante. E’ giusto e doveroso opporsi a scelte politiche ritenute sbagliate ma sempre all’ interno di una cornice di rispetto e civiltà”. Un signore. Salvate il soldato Borile da questo mare di mediocrità.

Alberto Gottardo