La holding della green economy Sorgent.e, gruppo padovano cui fanno capo oltre 30 società ha presentato oggi il suo piano di espansione dell’attività in America Latina. “Contiamo di realizzare tra Colombia, Costa Rica e Cile impianti per un valore di 200 milioni di dollari. La nostra scelta, da tempo, è stata quella di internazionalizzarci, diversificando i settori presidiati e puntando sull’eccellenza tecnologica – commenta Daniele Boscolo Meneguolo, CEO di Sorgent.e – i Paesi del Centro e Sud America hanno giacimenti idrici ancora vergini in grado di soddisfare da soli il fabbisogno energetico di decine di milioni di persone. Vogliamo perciò essere un partner affidabile per creare sviluppo sostenibile e stabilità per le popolazioni coinvolte”.
Attraverso la partecipata S.T.E. Energy, Sorgent.e sta completando l’ennesimo impianto in Costa Rica nell’ottica della ristrutturazione della vecchia centrale idroelettrica di Tacares, sul fiume Poás, con una inclinazione e lunghezza di condotta assolutamente straordinarie. La portata del fiume Poás metterà in movimento due turbine di tipo Francis di asse orizzontale in grado di generare 3.450 kW e a 60Hz, frequenza tipica di quei paesi. La centrale entrerà in funzione ai primi di luglio e con i suoi 6,9 MW di potenza contribuirà a illuminare la capitale della Costa Rica San Josè.
Sono numerosi i lavori portati avanti dalla società nata a Padova anche in Cile. Dopo le innovative realizzazioni di Mariposas e di Lircay (finanziata dal Banco Mondiale perché riconosciuta come progetto fra i più importanti, a livello internazionale, dal punto di vista dell’impatto sociale ed ecologico), Sorgent.e ha acquisito una commessa di oltre 9 milioni di dollari per costruire il suo nono impianto nel Paese delle Ande, la centrale idroelettrica di El Paso, nella provincia di Colchagua. Si tratta della più grande centrale ERNC concessa quest’anno in Cile.
Dello scorso aprile è l’accordo firmato da Sorgent.e in Colombia che darà vita ad una joint venture con l’utility locale ISAGEN per realizzare congiuntamente nuove centrali idroelettriche di potenza unitaria inferiore ai 30 MW concepite secondo la tecnologia del mini-idroelettrico, di cui Sorgent.è è leader riconosciuta.
Il mini-idroelettrico prevede infatti la costruzione di impianti di piccole dimensioni capaci di sfruttare salti d’acqua, anche bassissimi (con altezza netta del salto tra 1.4 m e 3 m), e a ridotto impatto ambientale. Una scelta strategica in un paese come la Colombia dove il potenziale idroelettrico è molto elevato: il 70% della capacità totale installata è dato da energia idroelettrica e solamente il 10% di questa è costituito da centrali con una potenza unitaria inferiore ai 20 MW. La Colombia rappresenta poi la terza economia dell’America Latina, con una crescita del PIL nel 2012 del 4,5% e una domanda di energia che negli ultimi dieci anni è cresciuta costantemente del 2,5% medio all’anno e che, con la prossima realizzazione dell’interconnessione con Panama, aumenterà la possibilità di vendere energia all’estero.