Ivo Rossi oggi ha commentato il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico voluto dal sindaco reggente per un confronto sui temi caldi della sicurezza cittadina con i rappresentanti delle associazioni economiche, in primis i commercianti. “Sono disponibile a venire in contro alla necessità di maggiore sicurezza dei commercianti di Padova – ha detto Ivo Rossi (clicca qui per vedere il video) – e insieme con la Camera di commercio metteremo a bilancio del Comune e dell’Ente camerale un fondo di almeno 100mila euro per aiutare i titolari di negozi nel dotarsi di sistemi di protezione passiva dei punti vendita. La sicurezza si fa con la repressione, e per questo abbiamo concordato un maggiore sforzo da parte di tutti nella vigilanza, in particolare quella notturna. Dall’altro lato la prevenzione può aiutare la repressione dei reati: avere un negozio con un allarme collegato alla centrale della questura ad esempio ci garantisce che nel giro di due minuti una volante possa essere sul posto di un furto e questo innalza notevolmente la possibilità di un predone diì essere arrestato.
Fin qui ciò che si può fare a Padova: in città tutte le istituzioni sono impegnate a dare il meglio dell’impegno per aumentare il più possibile il senso di sicurezza. Rimane un dato: solo gli uomini della polizia da inizio anno a Padova hanno arrestato 124 persone e controllato migliaia di persone. Il fatto che quando un malvivente venga arrestato, anche in caso di convalida dell’arresto e magari di rito immediato con una condanna, venga contestualmente rimesso in libertà, non dipende né dal prefetto, né dal questore né dal sindaco. Mi piacerebbe che i parlamentari o ex parlamentari che vedo molto attivi nel ritrarre una Padova a tinte foschissime, che fanno campagna elettorale sulla insicurezza, avessero dimostrato lo stesso impegno quando sedevano in parlamento, per dotare il sistema di leggi di una corrispondenza tra il pronunciamento di una pena in nome del Popolo italiano, e la sua effettività. Il resto sono chiacchiere. Noi siamo abituati a dare invece risposte concrete, e i risultati di questo Cosp, per la prima volta aperto alle categorie economiche, ne è la dimostrazione”.