La lite condominiale? Un classico della cronaca e della commedia all’italiana ben rappresentata dall’intramontabile Fantozzi.
Ma se agli screzi derivanti dai tappeti sbattuti o dal sacchetto dell’immondizia lasciato sul pianerottolo ci si è abituati, sembra non ci si stia abituando per nulla al mancato pagamento delle spese condominiali da parte di taluni inquilini che per difficoltà economiche, ma non solo, non versano il dovuto col risultato, magari, che le bollette in comune non vengono onorate con la conseguenza che l’azienda del gas chiude il contatore e allora addio cucina e riscaldamento.
Ma se questo è il danno immediato e, al tempo stesso, più facilmente recuperabile, non così è per il valore dell’immobile che sempre più è chiamato a fare i conti anche con la solvibilità degli inquilini.
“E’ un dato di fatto: – conferma Silvia Dell’Uomo, vicepresidente vicario degli agenti immobiliari della Fimaa Ascom e componente di giunta della Camera di Commercio – il già non brillantissimo momento del mercato è zavorrato anche da questi aspetti. In buona sostanza chi avrebbe intenzione di comprare chiede di poter conoscere, innanzitutto, se esistono contenziosi pregressi e poi anche con quali inquilini dovrà condividere il proprio quotidiano e se sono già in essere situazioni che potrebbero portare a sviluppi poco piacevoli”.
Il risultato non è di poco conto: il valore dell’immobile diminuisce e la compravendita si fa molto più ostica. E allora, quali potrebbero essere le soluzioni?
“Nei prossimi giorni – continua Dell’Uomo – abbiamo intenzione di affrontare la questione anche con i colleghi amministratori di condominio dell’Anaci, l’associazione presieduta da Giorgio Cambruzzi e recentemente associata all’Ascom. L’obiettivo è quello di far tesoro delle diverse ma convergenti esperienze al fine di attivare forme di tutela che possano far sì che alle già note difficoltà del comparto immobiliare non si aggiungano anche i timori di chi, giustamente, intende da un lato salvaguardare il proprio investimento e, ancor più dall’altro, vivere in un contesto privo di gravi tensioni”.
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