Dove sta andando il lavoro in agricoltura? Prova a rispondere un convegno di Cia-agricoltori italiani di Padova martedì 16/10

 

altDinamicità e trasformazione sono i due elementi che caratterizzano il mercato del lavoro regionale. I dati di Veneto Lavoro parlano chiaro:  tra aprile e giugno 2018 i posti di lavoro dipendente sono aumentati di circa 32.600 unità. Un risultato inferiore rispetto a quello dello scorso anno (+44 mila), ma comunque positivo. Le assunzioni hanno raggiunto il massimo storico a quota 240.700, con un incremento del 2,6% rispetto al 2017, e accentuata risulta essere anche la crescita delle cessazioni (+9,2%), tra le cui cause vi è l’aumento nel numero delle dimissioni (+16%), e dei pensionamenti (+17%), mentre i licenziamenti si sono mantenuti sui livelli del 2017.

La crescita ha interessato diffusamente quasi tutti i settori produttivi, ma risulta particolarmente evidente in agricoltura, dove si registrano 4.500 posizioni di lavoro in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.  

Al 30 giugno 2018 i disoccupati che hanno contattato i Centri per l’Impiego del Veneto risultano essere circa 292 mila, 20 mila in meno rispetto a tre mesi prima. Prevalgono le donne (162 mila) e gli adulti di età compresa tra i 30 e i 54 anni (155 mila). Gli stranieri sono 77 mila.

Relativamente al tema della sicurezza sul lavoro, in Veneto gli infortuni sono scesi dai 70.961 casi dei primi anni Duemila ai 34.674 del 2016, ma i casi di cronaca impongono alle istituzioni e alle associazioni di categoria di non abbassare la guardia.  Dal 2015 ad oggi si sono registrati 170 morti sul lavoro, già 33 dall’inizio di quest’anno anno fino a metà giugno, di cui quasi metà tra agricoltura ed edilizia. Con un tasso di 18,87 incidenti per mille lavoratori, nell’ultimo triennio il Veneto è alle spalle di altre regioni ad alta densità aziendale come l’Emilia Romagna, l’Umbria e la Toscana, ma supera di due punti la media nazionale.

In un contesto che vede le aziende agricole in difficoltà, nella necessità di contenere il più possibile i costi del lavoro per  poter competere con i costi applicati dalla Gdo, vi sono tre strumenti normativi strettamente legati all’andamento del mercato del lavoro e al tema cruciale della sicurezza. La loro applicazione necessita di un confronto urgente con le istituzioni: la Legge sul caporalato, le norme che regolano i contratti d’appalto e la questione dei voucher, la cui reintroduzione viene richiesta ormai a gran voce dagli operatori del settore primario, devono essere al centro dell’attenzione del mondo politico.

 

Per aprire un dibattito che porti ad individuare soluzioni concrete su questi temi, che vadano incontro alle necessità delle aziende agricole e dei lavoratori che vi operano all’interno, la CIA-Agricoltori italiani di Padova ha organizzato un convegno, in programma per:

martedì, 16 ottobre – Ore 9.30
Crowne Plaza, Via Po 197 (PD)

Interverranno funzionari esperti di Inail, Ispettorato del Lavoro, Spisal, CIA, ed un rappresentante delle Forze dell’Ordine, mentre le conclusioni saranno affidate a Gianmichele Passarini, membro della Presidenza nazionale di CIA.

L’evento si annuncia come particolarmente importante, vista la centralità dei temi trattati, e la specificità delle competenze dei relatori presenti.