Sono centinaia le persone che si sono rivolte all’associazione Federcontribuenti per ricorrere contro le sanzioni che stanno piovendo sulle teste di migliaia di automobilisti veneti e non solo.
“Un numero impressionante di persone disperate che si ritrovano sulla groppa migliaia di euro da pagare per infrazioni che non si sono nemmeno accorti di commettere – spiega il presidente nazionale di Federcontribuenti Marco Paccagnella – una situazione che non ha pari e forse nemmeno precedenti in Italia e che chiediamo all’amministrazione comunale patavina di sanare prima che la dimensione del fenomeno raggiunga dimensioni non più controllabili e reversibili”.
Le multe incriminate fioccano tutte in capo agli automobilisti che attraversano il varco della corsia riservata a bus e mezzi autorizzati sul lato ovest della stazione ferroviaria. Come rappresentato in una lettera inviata all’amministrazione comunale Federcontribuenti sottolinea gli stessi punti di criticità rappresentati anche al Giudice di Pace attraverso un ricorso d’urgenza dall’esito previsto per il prossimo mese.
“La giurisprudenza ci conforta sulle nostre buone ragioni – spiega Paccagnella – quello che ci duole è che avrà viste riconosciute le proprie buone ragioni solo una piccola parte dei cittadini ingiustamente multati da una telecamera che assomiglia ad una sorta di mina anti carro posizionata in maniera strategica solo per fare cassa. Il comune ha la possibilità, come fatto lo scorso anno con gli autovelox, che pure avevano elevato sanzioni in quel caso più che legittime, di sanare la situazione prima che diventi un fiume in piena che rischia di ingolfare inutilmente il Giudice di Pace e gli uffici dell’avvocatura comunale”.
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