In attesa che dalle Scuole italiane giungano, entro la data di scadenza del Bando fissata per giovedì 31 marzo prossimo, gli elaborati per partecipare alla 47^ edizione del Concorso Nazionale della Bontà organizzato dall’Arciconfraternita di Sant’Antonio, il Rettore della Basilica di Sant’Antonio padre Antonio Ramina regala alcune riflessioni sul tema di questa edizione del Premio: «Il mondo che vorrei. Racconta a papa Francesco il futuro che immagini e per il quale vorresti impegnarti».
«È interessante e significativo che vi siano concorsi come questo, legato alla fantasia, alla creatività e alla capacità di pensare e non solo competizioni di carattere sportivo – afferma padre Antonio Ramina –. È un interrogarsi reciproco su dimensioni valoriali e questo è un arricchimento.
Portando la riflessione sul tema specifico del Concorso, sottolineo la frase “Il mondo che vorrei”. A volte avverto il rischio che non si voglia più niente, una condizione di apatia nella quale spesso si trovano proprio i più giovani. È importantissimo quindi riaccendere in loro un desiderio: il vero nemico è il non voler nulla, l’indifferenza alle situazioni. Proseguendo nella lettura del tema ecco che troviamo la frase “Racconta a Papa Francesco.”. Anche qui sottolineo la forza preziosa del racconto, la bellezza di potersi interrogare raccontandolo a qualcuno, condividendo il proprio pensiero. Ne emerge una prospettiva relazionale: è essenziale non sognare da soli, ma potersi confrontare mediante il raccontarsi. E se c’è crisi di desiderio è inevitabile anche la crisi nell’arte del raccontare, dell’esprimersi, dell’aprirsi all’altro. “Il futuro che immagini e per il quale vorresti impegnarti”: qui le prospettive in gioco – prosegue il Rettore della Basilica di Sant’Antonio padre Ramina nella sua riflessione sul tema della 47^ edizione del Concorso – sono l’immaginazione e l’impegno. L’una sostiene l’altra: l’immaginazione fa capo ad un attrazione verso qualcosa che è bello e che piace, mentre l’impegno fa capo ad una forza di volontà. L’equilibrio di queste due dimensioni è un risultato davvero positivo perché non si può solo ‘volere’ se no diventa volontarismo; non si può solo essere attratti se no diventa mera attrazione. Ma l’insieme delle due forze in gioco è certamente un binomio interessante e stimolante per i giovani.»
Gli ultimi due anni segnati dalla pandemia hanno spinto verso l’isolamento e la chiusura, ma moltissimi sono stati gli esempi di persone che in questo lunghissimo e difficilissimo periodo si sono messe davvero a servizio degli altri, anche rischiando – e talvolta perdendo – la propria vita. Per questo è importante mostrare alle giovani generazioni esempi di persone che nella loro quotidianità abbiano compiuto gesti per mettere il bene degli altri innanzi al proprio. Pensando all’Ordine dei Frati Minori Conventuali ecco ad esempio le luminose figure di San Massimiliano Kolbe e del Venerabile padre Placido Cortese. Ma anche nella quotidianità a tutti può capitare di incontrare persone che siano capaci di rileggere la propria vita secondo gli insegnamenti del Vangelo. E a queste persone si rivolge il Premio della Bontà che ogni anno premia appunto esempi adulti di dedizione al prossimo.
«Non è sempre facile, ma rimane fondamentale intuire e gustare la bellezza della vita là dove si apre e non dove si chiude, anche se l’istinto di chiudersi in maniera difensiva appartiene a tutti noi. Dobbiamo mostrare che la vita è più bella donandosi: è una sfida non solo cristiana ma anche umana nel senso più ampio. Certo – conclude padre Antonio Ramina – l’aprirsi in gesti di altruismo porta con se alcuni rischi se ci si aspetta solo il consenso e la visibilità a tutti i costi. La bellezza dell’aprirsi in dono, emerge con più forza ove il donarsi sia più nascosto e discreto.»
IL “PREMIO DELLA BONTÀ” NELLE PRECEDENTI EDIZIONI
Vincitori della scorsa edizione i medici Maria Teresa Gallea, Paolo Simonato, Luca Sostini che hanno sostituito i medici di medicina generale nell’area rossa di Vo’ Euganeo nelle primissime ed incerte settimane di pandemia. Grande emozione continuano a suscitare i premiati delle precedenti edizioni, luminosi esempio di amore per il Prossimo: l’infermiera di Grosseto Nadia Ferrari, che ha chiesto e ottenuto l’affido del piccolo Mario, gravemente malato dalla nascita e abbandonato in ospedale; i dipendenti della Ditta BRENTA PCM di Molvena (VI) che hanno donato ad una loro collega l’equivalente a circa dieci mesi di ferie per consentirle di rimanere vicino alla bimba malata; l’attaccante del Chievo Calcio Riccardo Meggiorini che ha difeso una sconosciuta da una aggressione; Letizia Guglielmo che ha donato un rene all’amica Lara Martello, malata di insufficienza renale; Luciano Bonaria fondatore e titolare della SPEA di Volpiano (TO) che ha donato una doppia tredicesima a tutti i 500 dipendenti per ringraziarli di una ottima annata di profitto per l’azienda; i medici primari in pensione del Poliambulatorio gratuito nella sede Auser di Borgomanero (NO) che hanno messo la loro esperienza a disposizione delle persone in difficoltà economiche.
IL BANDO
Gli elaborati dovranno essere spediti all’Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova entro e non oltre la giornata di giovedì 31 marzo 2022.
Tre le sezioni del premio: Narrativa, Disegno e Multimediale
Destinatari: tutti gli allievi delle scuole primarie e secondarie di I e II grado di lingua italiana, ovunque residenti in Italia e nel Mondo, purché scrivano e parlino in lingua italiana.
Modalità di partecipazione: GRATUITA con invio di un elaborato narrativo/poetico individuale o di un disegno individuale o di un cortometraggio di durata massima di 3 minuti, quest’ultimo anche di gruppo. Scadenza: giovedì 31 marzo 2022.
Tra i Premi per i concorrenti: Ospitalità alberghiera a Padova con l’intera famiglia per la cerimonia di premiazione. Medaglie del Santo Padre e Sigilli della Città di Padova per i primi classificati.
Premi per le scuole: Borse di studio con monte premi complessivo fino a circa € 3.000,00.
Abbonamento a il “Messaggero dei Ragazzi”
NOVITA’ ASSOLUTA: in premio anche n. 3 IPad assegnati dalla Commissione esaminatrice.
Cerimonia di Premiazione: sabato 4 e domenica 5 Giugno 2022.
Bando/Regolamento integrale: scaricabile dal sito associativo www.arciconfraternitasantantonio.org
Per informazioni:
Arciconfraternita di S. Antonio di Padova – Il Priore Leonardo di Ascenzo, cell. 339.8414625.
Scoletta del Santo in P.zza del Santo, 11 – 35123 Padova; tel. 049.8755235; E-mail: [email protected]