Tra Quinta colonna e le nostalgie naziste di Forza Nuova: il comitato Abano dice no rischia di entrare in crisi

 

La crisi inizia a farsi sentire, un po’ come il freddo, tra le fila del sedicente “movimento apartitico” Abano dice no. Basta scorrere la bacheca facebook dove gli attivisti delle fiaccolate e delle dirette televisive dal piazzale del Primo ROC di Abano si coordinano per iniziative future e per fare il bilancio di quelle passate. Un disastro o quasi la diretta con la trasmissione Quinta colonna, almeno a leggere le parole dell’avvocato padovano Claudio Todesco (il secondo da destra nella foto). Foto curiosa per altro perchè, come scopriremo più avanti, ci sono molti che proprio apartitici non sono. Due esempi “claudiani”: fanno notare dei lettori, la seconda da sinistra, bionda, sarebbe Francesca Barbierato, già candidata con Luca Claudio nella lista “Luca Claudio per far rinascere Abano” e la prima da destra Martina Pillon, l’unica consigliera comunale che all’indomani dell’arresto di Luca Claudio, decise di, anzichè dimettersi, surrogare comunque l’avvocato Claudio Calvello, lui, maggiormente avvertito di legge, dimessosi davvero al primo, infuocatissimo, consiglio comunale. 

Cominciano le difficolta’… – scriveva l’avvocato di Padova, di fatto il regista più lucido dell’eterogeneo raggruppamento, all’indomani della diretta su Rete4 – Ieri sera Quinta Colonna ed un’immagine della nostra protesta che, per tanti motivi, non e’ quella reale. Ogni giorno critiche, attacchi, tentativi di delegittimazione.
Sabato 8 la manifestazione davanti alla Prefettura di Padova, sicuramente meno comoda da raggiungere, per gli aponensi, rispetto al presidio.
MA NON DOBBIAMO MOLLARE!!! E’ quando le cose si complicano che bisogna impegnarsi di piu’. La posta in gioco e’ altissima e non possiamo permetterci cedimenti.
E allora ancora uno sforzo!!! In centinaia sabato 8 ottobre alle 10.30 davanti alla Prefettura di Padova per far sentire forte e chiaro che ABANO DICE NO!!! Non mancate, divulgate ad amici e conoscenti!!! Dobbiamo essere tanti!!! Tantissimi!!!

Dello stesso tenore le parole scritte da un altro esponente di spicco del comitato apartitico. Apartitico mica tanto, a meno che non si tratti di un caso di omonimia e somiglianza al limite del Doppelgänger, visto che a scrivere questa valutazione ed ad essere sempre in prima fila a favore di telecamera c’è il candidato di Forza Nuova/i giovani per Luca Claudio Giacomo Rampin (il terzo da destra nella foto qui sopra a fianco di Todesco).
Complimenti al nostro candidato Giacomo Rampin che con le sue 46 preferenze, si é piazzato al secondo posto nella lista “I giovani per Luca Claudio”. Comunque andranno le cose al ballottaggio, per noi giá questo é un ottimo risultato!” scriveva Forza Nuova Euganea il 7 giugno di quest’anno. “Grazie camerati!” rispondeva lui.

Adesso nei panni di fondatore/attivista del comitato apartitico scrive una amara considerazione: “Come immaginavo, Quinta Colonna come ogni altro programma televisivo a tiratura nazionale sfrutta ed approfitta scientemente del disagio popolare ad un solo scopo: lo share.
L’obiettivo è quello di strumentalizzare il clima di protesta per fornire argomenti utili ai quattro culi comodi in studio; noi siamo solo mezzi sacrificati per il fine, il loro.
Prima della trasmissione la stessa giornalista ci ha chiesto di alzare i toni, di incazzarci e di uscire dalle righe per avere la linea; minacciando che altrimenti non ci sarebbe stata data.
Nello stesso momento ha incontrato il mio parere, ovviamente contrario; se devo parlare lo faccio solo ed unicamente con cognizione di causa.
Le scimmie ammaestrate le lascio fare a chi di dovere.
Ci dispiace per come è andata la serata; continueremo a lottare in strada, è li che si consuma la nostra battaglia”. E dispiace anche per chi, magari in buona fede, è sceso in piazza con un movimento che credeva apartitico e lo riscopre, a ben guardare, pieno di (ex?) sostenitori di Luca Claudio magari anche con simpatie per fascismo, nazismo e purezza della razza. 

 

Alberto Gottardo

 

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