Si comincia con Paolo Cevoli (venerdì 24 novembre) ne “La Bibbia raccontata nel modo di Paolo Cevoli” (biglietti da 18 a 20 euro): Paolo Cevoli, con la sua notoria verve e la sua simpatia contagiosa, rileggerà in scena il libro dei libri, il best seller dei best seller da tutti conosciuto, anche se forse non da tutti letto. Ma sicuramente anche quelli che non l’hanno mai sfogliato hanno qualche nozione di Adamo ed Eva, Caino e Abele, Noè e l’arca e di tanti altri personaggi ed episodi. “Quelle storie sono come una grande rappresentazione teatrale dove Dio è il “capocomico” che si vuole far conoscere sul palcoscenico dell’universo; -ha dichiarato Cevoli-: Dio è il “primo attore” che convoca come interpreti i grandi personaggi della Bibbia, e forse anche ciascuno spettatore sarà protagonista e attore dello spettacolo, e potrà scoprire l’ironia e la comicità di quella grande storia”. La regia è di Daniele Sala; gli azzeccati momenti musicali sono le canzoni interpretate da Daniela Galli, Silvia Donati e Cristina Donati.
Si continuerà con Alessandro Bergonzoni (sabato 24 febbraio) il quale presenterà l’Anteprima del suo nuovo spettacolo (che, ad oggi, non ha ancora un titolo) per la regia dello stesso Bergonzoni e di Riccardo Rodolfi (biglietti da 21 a 25 euro) : il tutto è ancora top-secret, per un graditissimo ritorno dell’attore bolognese, che per presentare nella nostra città le sue nuove produzioni, non appena sono pronte per entrare nel circuito, ama presentarle sul palco del “Piccolo, su cui tornerà per la quarta volta.
Si chiuderà il “tris” con Neri Marcorè (mercoledì 4 aprile) in “Quello che non ho” (biglietti da 30 a 35 euro). Utilizzando la forma del teatro-canzone, Marcorè proporrà un affresco teatrale che cerca di interrogarsi sulla nostra epoca, in precario equilibrio tra ansia del presente e speranza del futuro. Ispirazione principale di questo percorso sono le canzoni di De Andrè (in particolare l’album “Le nuvole”) e le visioni lucide e beffarde di Pier Paolo Pasolini, apocalittiche, visionarie profezie (contenute nel poema filmico “La rabbia”) che raccontano di una “nuova orrenda preistoria”, che sta minando politicamente ed eticamente la società contemporanea. Storie di sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, di esclusione, di ribellione, di guerra, di illegalità, rileggendole col filtro grottesco, ghignante e aristofanesco, che De Andrè ha utilizzato nel disco “Le Nuvole”. Sul palco, per la regia di Giorgio Gallione, Neri Marcorè sarà accompagnato da Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini (voci e chitarre).
Maggiori informazioni sul sito www.piccolo-padova.it