Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Trebaseleghe hanno arrestato per truffa in concorso due persone di Adrano(CT), già note alle Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio. Si tratta di RESTIVO Giuseppe, 20enne, e D’AMICO Fortunato, 18enne.
I due , a bordo di una Grande Punto, nella mattinata, all’altezza di via Silvio Pellico di Trebaseleghe, sono stati notati da una pattuglia della locale Stazione Carabinieri in normale servizio perlustrativo, mentre ricevevano due banconote da 50 Euro da una donna, a sua volta a bordo di un altro mezzo.
Alla vista dei militari i due tentavano la fuga in direzione del Comune di Scorzè (VE), ma dopo un breve ma concitato inseguimento venivano fermati e successivamente identificati.
Nel frattempo i rinforzi sopraggiunti soccorrevano la donna che aveva consegnato i soldi accertando la sua identità e appurando che fosse una residente nel Comune di Trebaseleghe.
Interrogata, in merito ai fatti, la donna, visibilmente turbata, riferiva che poco prima era stata indotta dai due giovani a consegnare la somma di 100 Euro per risarcirli di un danno da lei causato durante una manovra di parcheggio alla loro macchina. Il loro fare molto insistente e aggressivo nonché la paura di vedere aumentata la classe di merito dell’assicurazione ed il suo relativo premio l’hanno spinta a fare un prelievo al bancomat e risarcire l’asserito danno in via bonaria.
Tale condotta è tipica della c.d. “truffa dello specchiato”, secondo il quale il truffatore fa credere alla sua vittima di aver causato un danno, durante la guida, al suo specchietto retrovisore e la convince a corrispondere immediatamente una somma a titolo di risarcimento senza far intervenire l’assicurazione, paventando, appunto, la possibilità di un aumento del premio e la perdita della classe di merito. I Carabinieri hanno proceduto alla perquisizione del veicolo, recuperando le due banconote che sono state contestualmente restituite alla vittima del reato.
RESTIVO e D’AMICO sono stati arrestati e trattenuti nelle camere di sicurezza, in attesa di essere sottoposti a giudizio direttissimo, nella mattinata odierna alle ore 11.00, presso il Tribunale di Padova.