La crisi sembra essere alle spalle e le imprese che ce l’hanno fatta a resistere ad oltre un anno di volumi d’affari in calo netto ci sono riuscite in assenza quasi totale di un sistema del credito e di agevolazioni all’altezza del momento delicato che il turismo veneto come quello italiano ha attraversato. E’ questo il sentimento degli operatori che si sono dati appuntamento nella convention della Conferenza Regionale del Turismo, organizzata dalla Regione del Veneto, a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Pd). L’occasione per presentare il documento programmatico e le linee strategiche per il futuro del turismo veneto, elaborato sulla scorta delle indicazioni emerse nella prima sessione della Conferenza del 23 ottobre scorso è stata anche quella per fare una sorta di “oroscopo” sul 2010.
“Sarà un anno dalle due facce – spiega il presidente veneto di Fedralberghi Gianernesto Zanin – ci aspettiamo un turismo ancora in stazionaria contrazione per quanto riguarda il ramo dei viaggi d’affari e della convegnistica. Su questo versante occorre che anche le amministrazioni locali si mettano in maniera più convinta a promuovere i territori per attrarre convegni di livello, e quindi flussi di arrivi e presenze in un volano che restituisce al territorio ed alle economie locali certamente moltyo di più di quanto viene investito, se la promozione è mirata ed intelligente. Sul piano delle città d’arte abbiamo ottimi segnali per Venezia, ma direi per tutte le città d’arte venete che dovrebbero beneficiare di un trend positivo rispetto al 2009 di arrivi e presenze. Come accaduto per l’anno che sta per finire inoltre dobbiamo dire grazie, se abbiamo resistito alla crisi, soprattutto ai turisti italiani che un po’ per timore di spendere di più all’estero anche nelle località cosìddette “low cost” e un po’ per senso di responsabilità verso l’Italia hanno deciso di riscoprire la propria nazione”.
Un po’ più pessimista invece Marco Michielli, presidente di Confturismo veneto. “Credo che se nell’economia veneta non ci sarà uno scossone vero verso l’alto – prevede Michielli per il 2010 – difficilmente vedremo dei segnali positivi veri sul volume d’affari delle imprese turistiche. Finora abbiamo retto in arrivi e presenze ma solo perchè abbiamo puntato a tenerci i clienti che avevamo riducendo all’osso i margini e procrastinando ad un futuro indefinito gli investimenti. questa è una logica però che non può durare a lungo. occorre una volontà politica forte di impostare il turismo nei prossimi dieci o vent’anni, dedicando intelligenze ed energie a questo comparto dell’economia che in Veneto pesa per quasi un quinto del Prodotto interno lordo”.
Punta decisamente sul web il comparto termale di Abano e Montegrotto, che grazie alla grande rete è riuscito ad ammortizzare gli effetti della crisi. “Credo si possa dire che l’anno prossimo sarà migliore di quello che andiamo a chiudere – spiega Giuseppe Albertin, presidente del Consorzio terme Euganee – con i nuovi strumenti di portali dedicati al turismo termale che abbiamo lanciato negli ultimi dodici mesi (www.abanomontegrottosi.it e www.abanomontegrottofamily.it) abbiamo portato un indotto diretto al comprensorio di abano e Montegrotto di oltre due milioni di euro, senza contare le ricadute sulle attività commerciali collegate al turismo. In Italia un turista su tre si rivolge al web per progettare la propria vacanza, in Europa uno su due, occorre partire da questa consapevolezza per mirare la promozione del nostro territorio e dell’offerta turistica. Per il 2010 ci aspettiamo dei risultati migliori dell’anno che andiamo a chiudere anche in forza di un milione di euro aggiuntivo che metteremo a disposizione del marketing termale in conseguenza di un progetto mirato cofinanziato al 50% dalla Regione”.
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