È arrivato il momento della posa della pietra di fondazione nella nuova sede della scuola Steiner Waldorf di Padova che sorgerà nel quartiere Sacro Cuore: venerdì 14 novembre alle ore 11 la cerimonia ufficiale, presso il cantiere aperto di via Retrone 20, che vedrà la presenza delle autorità, dei piccoli allievi della scuola e delle loro famiglie, dei maestri, degli amici e dei cittadini prossimi nuovi “vicini”.
Presenti alla cerimonia Massimo Bitonci, sindaco del Comune di Padova, Antonio Finotti, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo (ente che ha contribuito in misura rilevante alla costruzione dell’asilo), Sabino Pavone, presidente di Veneto Steiner Waldorf, Stefano Andi, architetto ed esperto e studioso di architettura organica in Italia e Luigi Di Maggio presidente della scuola Steiner Waldorf di Padova.
È restituita dunque alla città, e ritorna alla sua originaria destinazione di scuola, l’area abbandonata di 11.000 metri quadri dove un tempo sorgeva la scuola media Tiziano Vecellio, occupata poi dal centro sociale “Gramigna” sgomberato nel lontano 2007: un terreno affidato nel 2011 dal Comune alla cooperativa sociale onlus “Steiner Waldorf Padova”, con l’impegno da parte della scuola di realizzare l’edificio e anche di mettere a disposizione del quartiere alcuni spazi della struttura. La zona, ampia e tranquilla, risulta particolarmente adatta alla nascita della nuova scuola; l’intervento porterà inoltre a una rigenerazione urbana e sociale, rivitalizzando lo spazio e restituendolo alla collettività tutta.
La costruzione di un nuovo edificio si è resa necessaria per l’inadeguatezza degli spazi della attuale sede di via Zize, nel quartiere Arcella, che ospita la scuola materna e un ciclo completo di elementari e medie per un totale di circa 200 allievi iscritti.
La scuola si ispira all’insegnamento pedagogico di Rudolf Steiner: al centro c’è il bambino, ricco di potenzialità e talenti da scoprire, far esprimere e valorizzare. Come per tutte le scuole Waldorf, che si definiscono “pubbliche non statali” e non hanno fini di lucro, nella didattica hanno pari dignità le materie intellettuali, artistiche e manuali.
Alla prioritaria centralità data al bambino rispondono anche tutte le scelte di costruzione del nuovo edificio.