C’è un leghista che ha preso sul serio la missione della Lega, quella che era nata contro “Roma ladrona” ed i suoi privilegi. Si chiama Gianluca Buonanno. Ha mandato una lettera agli uffici della Camera che iniziava così: «Il sottoscritto Gianluca Buonanno chiede di rinunciare all’eventuale futuro vitalizio parlamentare».
Al Corriere della Sera, che liquida la sua scelta di rinunciare alla pensione da parlamentare in un articolo piccolo piccolo a pagina 6 dell’edizione di domenica, Buonanno aggiunge: «Facendo il sindaco ho un contatto quotidiano con la gente. E mi rendo conto che uno dei motivi principali della distanza nei confronti dei politici nasce proprio dal fastidio per certi privilegi: si sta per chiedere alle persone di andare in pensione con cent’anni di contributi, e agli eletti — in parlamento ma anche nelle Regioni — basta infinitamente meno».
Di sindaci ed ex sindaci attualmente in parlamento ne conosco tre: Paolo Giaretta e Giustina Destro, oltre a Massimo Bitonci. Con due dei tre ho anche dei rapporti di stima ed amicizia. A tutti e tre chiedo se sono d’accordo con Buonanno, almeno in parte. Se decideranno di destinare almeno in parte il loro vitalizio a cause benefiche. Sarebbe bello che Paolo Giaretta per esempio decidesse di destinare, che ne so 1000 euro al Cuamm. Se lo facesse anche Giustina Destro, dopo quello che di lei ha raccontato Angelo Ferro in tribunale, sarebbe addirittura riparatorio, visto che quelle affermazioni non sono mai state smentite ufficialmente dalla diretta interessata. A Massimo Bitonci chiedo se anche lui ha voglia di prendere sul serio questa provocazione. Ce n’è un altro di parlamentare padovano che è un mio amico, adesso che ci penso: è l’ex maresciallo dei carabinieri Filippo Ascierto. Anche da lui mi piacerebbe avere una risposta. Mandatele a [email protected] le pubblicherò.
Alberto Gottardo