Dopo la prima edizione dell’anno scorso, si è rinnovato con grande successo l’appuntamento “la Scienza del Futuro”, un momento di incontro e riflessione sull’importanza della ricerca del Veneto Institute of Molecular Medicine (VIMM) e del sostegno di cui necessita per raggiungere i traguardi e gli ambiziosi obiettivi che si pone a medio-lungo termine.
L’evento – organizzato dalla Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata – VIMM – ha avuto luogo nella suggestiva cornice del campus di H-Farm, luogo che condivide con il tema della serata lo slancio verso l’innovazione, i giovani e il futuro.
Circa 180 i partecipanti, in rappresentanza del mondo dell’imprenditoria, dell’associazionismo, delle istituzioni, del mondo della scienza e della ricerca, che hanno seguito con attenzione lo svolgersi degli interventi e le presentazioni fatte dai ricercatori del VIMM.
Introdotti e presentati dai rappresentanti dei giovani ricercatori del VIMM, Jessica Ceccato e Marco Fantuz, gli ospiti hanno ricevuto il saluto dell’Amministratore Delegato di H-Farm, Riccardo Donadon, seguito dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e dai due organizzatori della serata: il Responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, e il Direttore Scientifico del VIMM, Nicola Elvassore.
“Il VIMM è la dimostrazione tangibile di come pubblico e privato possano coesistere in modo virtuoso per il benessere e la salute dei cittadini” sono state le parole del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha concluso il suo intervento applaudendo i “230 giovani del VIMM che attraverso le loro ricerche cambieranno il modo di curare le persone”.
Clou della serata il Dialogo sulla “scienza del futuro”, che ha visto intervenire per il VIMM il Direttore Scientifico Nicola Elvassore, il Principal Investigator Marco Sandri e le ricercatrici Cecilia Laterza e Emanuela Zuccaro, moderati dall’Editorialista de “Il Corriere della Sera” Ferruccio de Bortoli.
Tratto comune delle relazioni dei ricercatori è stata la necessità di dotare il VIMM di una piattaforma di imaging molecolare, in grado di potenziare gli strumenti di indagine scientifica a disposizione dei gruppi di ricerca, che avrebbero così la possibilità di individuare, isolare e mirare ai meccanismi cellulari specifici responsabili delle patologie legate all’invecchiamento, alle malattie del midollo spinale, del metabolismo, del cuore, dei muscoli e del cervello.
“Al VIMM viene condotta una ricerca innovativa e di frontiera, che ha come orizzonte il futuro della scienza e della medicina e che necessita di un sostegno importante da parte delle istituzioni, della comunità e del territorio” ha sottolineato Nicola Elvassore nel corso del suo intervento. “L’investimento in un sistema di imaging molecolare è un passo necessario per dotare il nostro istituto di una tecnologia all’avanguardia, in grado di potenziare il metodo di indagine che utilizziamo per identificare nuovi target per terapie personalizzate”.
Conclusi gli interventi dei relatori, gli ospiti si sono trasferiti nella suggestiva serra di H-Farm per la Charity Dinner, curata nei minimi dettagli dagli chef Max e Raf Alajmo. Durante la serata, gli ospiti sono stati accompagnati dall’introduzione musicale da Gile Bae, che ha poi chiuso la serata eseguendo brani di Bach e Beethoven.
Gile Bae è una pianista di fama internazionale, vincitrice di numerosi premi, tra cui il Dutch International Steinway&Sons Piano Competition, lo Stichting Jong Muziektalent nei Paesi Bassi e l’EPTA International Piano Competition in Belgio. Recentemente si è esibita al Museo del Louvre di Parigi con il Premio Paganini Simon Zhu.
“Eventi come questo sono fondamentali per far conoscere a tutti quello che viene fatto al VIMM e per percepire da vicino l’entusiasmo e l’attenzione per quello che quello che i nostri ricercatori e ricercatrici fanno ogni giorno” ha sottolineato Giustina Destro, Presidente della Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata nei saluti conclusivi e di ringraziamento ai partecipanti della serata.