Continuano i tavoli di lavoro tra Unicredit e i referenti di Ascom, Confartigianato, CNA e Casartigiani di Padova, Vicenza, Venezia e Rovigo avviati nel dicembre scorso.
Si tratta della fase attuativa del Progetto SOS Impresa Italia, partito a livello nazionale il 2 settembre 2009 e nato con lo scopo di sostenere (grazie alla stretta collaborazione tra banca e Associazioni di categoria) quelle imprese che, a causa del progredire della crisi, risultano indebolite in termini di capacit‡ di sostenimento del debito.
´Grazie a questo lavoro congiunto e capillare – ha detto Enrico Quarantiello, Direttore Commerciale Veneto Centrale di UnicreditBanca – stiamo riesaminando situazioni di imprese a rischio per individuare quelle meritevoli. Per quanto ci riguarda, anche nel pieno della recessione, nove richieste di credito su dieci sono state soddisfatte. La crisi ha cambiato l’atteggiamento degli imprenditori, ma anche quello delle Banche. Ci ha aiutato a capire, infatti, la necessit‡ di intensificare i rapporti con il territorio e di rafforzare il confronto con i piccoli e medi imprenditori. Con il progetto SOS Impresa Italia 636 piccole imprese nel 2009 e 196 nei primi 3 mesi del 2010 sono state assistite da Unicredit nelle 4 province di Padova, Vicenza, Venezia e Rovigo, nella revisione del proprio impianto creditizio e nella regolarizzazione e nel rispetto dei pagamentiª.
Il tavolo di lavoro tra UniCredit Banca e le Associazioni di Categoria Ë stato un momento di confronto operativo durante il quale sono stati trattati in modo franco ed aperto vari temi e sono state prese in esame le situazioni di disagio creditizio delle piccole imprese. Le delegazioni intervenute hanno cosÏ dato seguito a quella che Ë stata definita la “filiera della fiducia” , proponendo diversi suggerimenti per migliorare ulteriormente il reciproco rapporto di collaborazione e sottoponendo diversi casi concreti al fine di individuare una soluzione condivisa.
Cosa sono i tavoli di lavoro:
Le task force hanno lo scopo di aiutare la banca sia nella concessione di nuova finanza, sia nell’individuare possibili soluzioni per le imprese che necessitino di una ristrutturazione delle attuali linee di credito o che debbano rafforzare il proprio profilo di rischio. Tutto ciÚ consente in particolare di valorizzare il patrimonio informativo/conoscitivo delle Associazioni, di fare leva sul rilascio di garanzie consortili laddove necessario e di promuovere un giusto apporto di mezzi propri da parte dell’imprenditore.
L’intervento della banca avviene tramite soluzioni di finanziamento finalizzate alla rimodulazione dell’impianto creditizio delle imprese, come ad esempio:
l’allungamento del piano d’ammortamento fino ad ulteriori 5 anni rispetto alla durata originaria;
l’accodamento alla fine del piano di ammortamento delle quote capitale delle rate arretrate non pagate;
la sospensione del pagamento della quota capitale attraverso l’inserimento nel piano di ammortamento di rate di soli interessi per 12 mesi ed il conseguente allungamento del piano residuo con rate comprensive di capitale ed interessi;
il finanziamento a titolo personale degli imprenditori attraverso mutui ipotecari residenziali destinati al riequilibrio finanziario aziendale;
il consolidamento di passivit‡ a breve termine finalizzato al riequilibrio della struttura patrimoniale e finanziaria aziendale;
il prestito partecipativo, per il rafforzamento patrimoniale per l’azienda;
allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa.