Comune, Università e Ascom insieme per dare nuove opportunità a Montagnana.
E’ quanto è emerso dall’incontro, tenutosi nel municipio della città murata ed al quale sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Loredana Borghesan, il professor Edoardo Narne del Dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Padova, il responsabile locale dell’Ascom Giandomenico Barotto ed il direttore generale dell’Associazione, Otello Vendramin.
L’incontro, che è servito a fissare per fine gennaio la presentazione ufficiale dei due progetti che riguardano Montagnana, si muove sul tracciato definito dall’accordo che vede Ascom ed Università impegnate nella progettazione e nella rigenerazione di aree del territorio provinciale bisognose di essere riqualificate e nella valorizzazione di nuovi flussi turistici, economici e sociali capaci di produrre il riscatto di aree urbane che necessitano di essere riorganizzate secondo quella filosofia che l’architetto Renzo Piano chiama del “rammendo urbano”.
Come si diceva, due sono i progetti che interessano la città murata e che sono il frutto di un lavoro che ha visto studenti torinesi, siracusani e padovani del master per neolaureati denominato “Forme dell’Abitare Contemporaneo”, proporre da un lato forme di accoglienza innovative che mirerebbero a realizzare una sorta di albergo diffuso all’interno della cinta muraria dove troverebbe collocazione anche uno spazio espositivo dove acquistare e degustare i prodotti locali e, dall’altro, dar vita ad una forma di co-housing per famiglie dove giovani e anziani, vivendo un’esperienza comune, avranno la possibilità di interagire inaugurando così nuove forme di socialità all’interno della comunità locale.
“A Montagnana – ha detto al termine dell’incontro il direttore generale dell’Ascom, Vendramin – arriveremo a realizzare la prima esperienza del genere in provincia anche se, come noto, con l’équipe del prof. Narne stiamo lavorando in città sul “Quadrilatero dei Sensi” (si tratta dell’area compresa tra il Liston, via San Francesco, via Altinate e via Santa Sofia) e siamo impegnati in altri interventi che vedono il coinvolgimento di altri municipi”.
“Ciò che però più importa – ha concluso Vendramin – è che il lavoro che stanno conducendo il prof. Narne ed i suoi allievi, punta a riqualificare aree della provincia in maniera creativa escludendo la soluzione più semplice, ma anche più dannosa per l’economia e le comunità, rappresentata dalla realizzazione di nuove grandi strutture di vendita”.
“A Montagnana – ha osservato il prof. Narne – abbiamo trovato le condizioni ideali per sviluppare progetti che non mancheranno di suscitare interesse vuoi per l’originalità, ma vuoi anche per il contesto, assolutamente straordinario, nel quale verranno ad insistere”.
“Abbiamo valutato con convinzione e sostenuto l’impegno progettuale dell’Università e dell’Ascom – ha detto il sindaco Borghesan -: riteniamo infatti che la progettazione sia sempre necessaria come cantiere di idee sul futuro urbanistico della città, che sta vivendo un positivo momento di rilancio turistico e cuilturale al quale dovrà necessariamente legarsi un miglioramento dei servizi turistici, di fruibilità dei monumenti e di recupero delle aree dismesse”.
“Mi fa molto piacere – ha proseguito il sindaco – che professionisti giovani e motivati possano offrirci idee innovative e funzionali che contemplino sia la residenzialità che i servizi turistici: uno sforzo che farà crescere senz’altro la consapevolezza del grande tesoro della nostra città che ha bisogno di tutele ma anche di contemporaneità”.
L’appuntamento è dunque per la fine di gennaio quando verranno presentati, nel dettaglio, gli interventi che, nelle attese del sindaco Borghesan, faranno di Montagnana un esempio per l’intera provincia.