Alla fine si sono contati ben 88 nuovi donatori di midollo osseo ieri 30 maggio ad “Università aperta ” http://www.unipd.it/universita-aperta , arrivati al Bo per trovare opportunità lavorative ma anche in risposta all’appello lanciato da Admo Padova nel “Career day Admo day” così come è stata denominata la giornata speciale all’università.
In occasione dell’annuale appuntamento “Career Day-Università Aperta” ADMO Padova ha infatti incontrato i giovani dai 18 ai 35 anni, in particolare gli universitari e li ha sensibilizzati alla donazione, offrendo loro l’opportunità di fare subito il prelievo di sangue necessario per diventare donatori.
Per l’occasione la P.O Croce Verde di Padova ha messo a disposizione un camper ambulatoriale, con il quale il personale medico ha potuto compiere i dovuti prelievi, così come è successo lo scorso anno a settembre con il Match Day 2017.
«Mio padre ha subito un intervento e ha avuto un trapianto di midollo osseo a settembre. È salvo perché una persona come me ha deciso di donare» racconta la volontaria Giulia. Questo è anche il caso del giovane Davide, volontario e donatore che ha già salvato una vita con questo gesto.
Eppure c’è ancora tanta paura per questa pratica assolutamente innocua: «Il problema è che il midollo osseo viene confuso con quello spinale e quindi la gente pensa che si vada a rischio di paralisi, che si tocchi la schiena, che si faccia un intervento, che sia pericoloso» ci spiega Paola Baiguera, Presidente di ADMO Padova «La gente non sa che il midollo osseo sono le cellule che producono il nostro sangue e che si rigenera in continuazione. Si tratta solo di informare e di dare le giuste informazioni».
Ossia che per iscriversi al registro dei donatori di midollo osseo bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, che, nel caso di trapianto bisogna cercare un gemello genetico del ricevente e in termini percentuali solo una persona su 100.000 è geneticamente compatibile. Per questo la necessità è quella di aumentare continuamente il registro dei donatori , diffondendo la parola anche nelle scuole e nelle associazioni sportive, per informare quanti più giovani possibili così come sta facendo da anni Admo Padova con i suoi volontari.
«ADMO ci ha dato una grossissima mano perché ad oggi abbiamo circa 13.500 donatori iscritti al registro IBMDR ( registro italiano donatori di midollo osseo) e ci ha aiutato anche nella diffusione delle notizie per quanto riguarda la donazione di midollo» afferma la Dottoressa Luca, medico referente in Padova per il Registro dei donatori di Midollo Osseo .
Ad appoggiare l’iniziativa, oltre all’Università di Padova e a Croce Verde, c’era anche lo storico Caffè Pedrocchi che, per tutta la giornata a chi si tipizzava proponeva uno sconto su colazione e aperitivo. Inoltre una parte dello staff del Caffè ha deciso di aderire in prima persona effettuando il prelievo di sangue e diventando dunque donatore potenziale di midollo osseo. Uno di questi è Matteo che racconta «Donare è importante perché qualcuno ti ha sempre donato qualcosa prima ed è giusto dare a nostra volta. Si tratta di donare una fialetta di sangue, lo abbiamo già fatto in passato nel bene o nel male, non è niente di così spaventoso»
Altro partner dell’iniziativa la catena di negozi Quellogiusto, già sostenitrice di Admo in altre occasioni, che non ha mancato di regalare ai giovani donatori gadgetistica a tema. Non a casa “quello giusto” è anche il donatore compatibile nel caso del trapianto di midollo.
Appuntamento ora a settembre con la giornata nazionale per la donazione di midollo osseo, Match Day 2018, sempre davanti a Palazzo Moroni. Il “guiness” di tipizzazione da superare per migliorare il 2017 è quello di 222 giovani che lo scorso anno hanno effettuato sul posto l’esame del sangue e sono diventati donatori di midollo osseo.
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