“Il primato dell’Università di Padova è motivo di grandissima soddisfazione e orgoglio per l’intera città. Si tratta di un grande risultato conseguito da uno degli atenei più antichi del mondo che continua a maturare traguardi importanti a distanza di secoli. Oggi costruiamo un rapporto positivo su una comunità che ha investito sull’intero sistema: un risultato straordinario, dunque, per l’Università ma anche per la Città, che aumenta la capacità attrattiva di Padova dal punto di vista non solo scientifico ma anche economico”. Così il vice sindaco reggente Ivo Rossi nel corso dell’incontro con il rettore svoltosi questa mattina a Palazzo Moroni in merito alla ricerca condotta da Anvur che vede Padova tra le università più virtuose d’Italia. “Essere primi in chirurgia, per esempio, ci parla di una qualità che spesso, purtroppo, non è presa in adeguata considerazione da parte della Regione Veneto. La realtà è una: la medicina veneta o è padovana o non è”.
“L’essere davanti alla Bocconi in Economia – ha infine aggiunto – sfata un mito e dimostra quale lavoro straordinario sia stato fatto in questi anni da una delle facoltà più giovane. Si tratta di un chiaro esempio di come il pubblico che non gode di finanziamenti possa essere migliore del privato”.
“Quello che mi ha sorpreso è la distanza, superiore a quella che mi aspettavo – commenta il rettore dell’Ateneo Giuseppe Zaccaria – l’Università di Padova è tra le prime sette delle 14 aree disciplinari riconosciute dal consiglio nazionale di cui hanno fatto la valutazione. In 10 aree è tra le prime tre università e non c’è nessun ateneo in Italia con questo risultato. E quello che ho colto dalle oltre quattromila pagine della ricerca, è l’incrocio tra il risultato positivo di queste aree e quello molto positivo dei dipartimenti. Un dato che sta a dimostrare che non funzionano solo i ricercatori d’eccellenza, ma funziona l’intera struttura”.
65 mila studenti, 2.200 docenti di cui il 40% circa sono ricercatori. Ma quali sono i fattori che hanno influito su questo straordinario risultato: “l’Ateneo ha investito tantissimo nella ricerca e questo si è tradotto nell’incremento di produttività scientifica – prosegue il Rettore – inoltre abbiamo investito tanto sui giovani ricercatori: un investimento direi eccellente. E ancora, un grande aiuto lo ha dato la Città, perchè sviluppare queste ricerche in un contesto favorevole è un valore aggiunto. Da ultimo – conclude il Rettore – c’è stato anche un grande supporto della Fondazione Cariparo che ha creduto nella nostra ricerca”.
Al termine dell’incontro, un gesto di riconoscimento del vice sindaco Rossi che ha donato al Rettore una medaglia in bronzo, realizzata da Angelo Grilli, dedicata a Galileo Galilei.