La Juice Always On, la più grande realtà italiana di vendita porta a porta, ha concluso in questi giorni la fase di sperimentazione dell’Ivr, l’Istant Vocal Recall. Il sistema, ideato dalla stessa Juice, garantisce attraverso una sorta di codice a barre la “tracciabilità” dei contratti siglati in tempo reale. Grazie a questo tutti gli utenti possono essere ricontattati da un call center nell’arco di quattro, cinque minuti dalla firma del contatto in modo da verificare che siano realmente al corrente di cosa hanno appena firmato e allo stesso tempo di aver la certezza che il venditore abbia illustrato l’offerta in ogni sua sfaccettatura. Una doppia verifica, per l’utente e per l’azienda, che ha ridotto allo 0,12 per cento la reclamosità dei contratti siglati e che inaugura la tolleranza zero nei confronti di venditori disonesti. Una rivoluzione per un settore da sempre molto discusso come quello delle vendite porta a porta, soprattutto a tutela di quelle utenze deboli come gli anziani, spesso facilmente raggirabili da venditori senza scrupoli. “Abbiamo pensato ad un controllo preventivo invece che successivo. Con l’Ivr prima ancora di iniziare a lavorare il contratto – ha spiegato l’amministratore delegato di Juice Always On Raffaele Di Nardo – possiamo effettuare un controllo utile sia per l’utente finale che per le aziende che si sono affidate ai nostri venditori porta a porta. E’ ovvio che se l’indice di performance di un venditore risultasse così basso da far intuire che questo abbia mentito, anche solo parzialmente, sull’offerta commerciale, scatterebbe l’immediata denuncia alle forze dell’ordine”. La telefonata arriva all’utente infatti pochi minuti dopo che il venditore se n’è andato, in modo che non possa influenzare il cliente nella risposta delle domande e che quest’ultimo si senta libero di esprimere tutti i suoi eventuali dubbi. Juice è la prima azienda italiana di direct selling ad aver sperimentato e introdotto un tipo di controllo così severo. Tutti i venditori utilizzati per la vendita sono in ogni caso, come da normativa nazionale, iscritti in appositi registri depositati nelle questure d’Italia e dotati di un cartellino da tenere sempre esposto durante tutta la giornata lavorativa.
Juice Always on è la più grande società di direct selling d’Italia. Nasce nel 1995 da un’idea di Raffaele Di Nardo e ha sede a Padova. Nel 2012 ha raggiunto i 7 milioni di euro di fatturato permettendo la firma di contratti per 600 mila nuove utenze. Da anni lavora per conto di grandi marchi e aziende multinazionali come H3G, Gas de France, British Telecom, Enel, Tele2, Sorgenia, Disney, Sky e molti altri. Attualmente conta 1500 lavoratori, 1.300 dei quali venditori distribuiti in 65 filiali in tutta Italia. L’età media dei venditori impiegati è di 24 anni. Da sola Juice realizza il 25 per cento delle vendite porta a porta di tutta Italia.
Da Univendita riceviamo e pubblichiamo: Caro direttore, ho letto con interesse, e non senza un certo stupore, l’articolo pubblicato sulla tua testata dal titolo “vendite porta a porta al riparo dalle truffe con Juice Always on”. Senza richiedere, per il momento, la rettifica di alcune informazioni false ai sensi della Legge sulla stampa, voglio fornirti alcune informazioni sul settore delle vendite dirette a domicilio che abbiamo provveduto a inviare alla stessa Juice Always On.
Nel comunicato diffuso dall’azienda e da voi pubblicato si afferma che la stessa è la più grande realtà italiana di vendita porta a porta. Leggo anche che l’azienda, nel 2012, “ha raggiunto i 7 milioni di euro di fatturato” e che “Da sola Juice realizza il 25 per cento delle vendite porta a porta di tutta Italia”. Permettimi di fare un po’ di chiarezza: la vendita diretta a domicilio nel 2012, in Italia, quella inquadrata nelle due maggiori associazioni di categoria, ha fatturato poco meno di due miliardi di euro, di cui oltre 1 miliardo 175 milioni di euro dalle aziende associate Univendita – Unione italiane vendita diretta – in crescita del 5,1% rispetto al 2011. In particolare le maggiori aziende della vendita a domicilio fatturano ben oltre i 100 milioni di euro l’anno. Come può un fatturato di 7 milioni di euro rappresentare il 25% delle vendite nel Paese? Un fatturato di 7 milioni di euro è classificabile, a tutti gli effetti, come il fatturato di un piccola media impresa. Questo rilievo non vuole suonare come una deminutio dei risultati di Juice Always on ottenuti nell’esercizio 2012, perché ogni risultato, è sempre, ma specie in momenti critici come quello attuale, degno del massimo rispetto. Ma credo che per il rispetto che si deve alla verità serva inquadrare correttamente il fenomeno della vendita diretta per contribuire a far conoscere questo settore, fra i pochissimi, forse l’unico, che in Italia presenti ancora il segno più.