Venerdì 30 marzo Barbara Codogno presenta il suo libro “Il dio dei topi”. A raccontare il romanzo Alessandra Mercanzin

 

Il 30 marzo alle 18.30 a Padova in via XX Settembre, alla libreria “Laformadelibro” la giornalista televisiva Alessandra Mercanzin di 7 Gold presenta al pubblico – con ingresso libero – l’ultimo libro di Barbara Codogno “Il dio dei topi” edito da Cleup.

Questo di Barbara Codogno è un gotico contemporaneo, un romanzo claustrofobico. I kafkiani luoghi che ci introducono nel “sottosuolo” sono i labirinti annodati nei sotterranei di un dipartimento universitario di ricerca condotta sugli animali. Nello specifico, un “condominio” imprigiona dei topi che dovranno testare antidepressivi commissionati da un’importante azienda farmaceutica. Ma una volta salito in superficie, il lettore si troverà di fronte a un’architettura altrettanto violenta e speculare.

Perché Codogno avanza una riflessione: chi sono le vere cavie? Gli uomini o i topi?

Il romanzo racconta la storia di Bianca, una ricercatrice universitaria che, a causa del suo amore per una topolina, verrà eliminata dal sistema-dipartimento per il quale vita, amore e piacere sono soltanto un gioco al massacro, una lotta per il potere, uno specifico di interessi.

In sintonia con tutta la bibliografia dell’autrice, il libro si presta a più piani di lettura affrontando il tema della vivisezione, la violenza esercitata nei luoghi di lavoro, la ferocia della ricerca scientifica. Codogno descrive anche un’Università baronale, anticamera della signoria su corpi giovani, sequestrati, soggiogati, illusi e tuttavia mai davvero innocenti. In effetti, sempre corpi femminili.

Costruito sul gioco strutturale della mise en abyme, figura retorica tra le più amate dall’autrice, il romanzo sprofonda dapprima nei sotterranei di un dipartimento di ricerca per poi alzarsi in verticale fino a raggiungere la superficie. Nelle vite di tutti i protagonisti resta comunque forte l’assenza di spazi aperti, sia fisici che mentali.

E se il sottosuolo è il regno dei topi, è in superficie che scopriamo le vere cavie: uomini costretti a massacrarsi tra loro, consumandosi tra cattiverie e complotti nell’illusione di trionfi e carriere che li vedono esclusi in partenza.

Al principio l’autrice ci depista: crediamo di aver individuato i protagonisti del romanzo ma, con una curva a gomito, Codogno ci farà invece scoprire, ipnotizzandoci con le sue pagine molto dark, chi è il vero Dio dei topi.

Barbara Codogno è nata a Padova dove vive. Laureata in filosofia estetica con una tesi sul filosofo René Girard, da sempre indaga temi quali la violenza, il sacrificio, il capro espiatorio. Giornalista, scrive, tra l’altro, per le pagine culturali del «Corriere del Veneto». Dirige la rivista di antropologia visuale «Fieldworks Magazine». Critica d’arte e curatrice si occupa specificatamente di arte contemporanea. Tra le sue pubblicazioni l’antologia poetica Metrolieder (Apogeo Editore), e il romanzo Tutti i figli della serva (Gaffi Editore). Per i tipi della Cleup ha pubblicato la raccolta di racconti Cosa sognano le donne e P.C.R. Per colpa ricevuta. Due favole per adulti.