Venerdì 5 presentazione del libro postumo di Toni Negri al festival di Sherwood

 
Toni Negri, Italian philosopher at home in 2011. Credit: Ulf Andersen / Aurimages.

Non è una semplice presentazione di un libro, non è neppure (solo) un omaggio a Toni Negri, di cui mese dopo mese di sente sempre di più la mancanza. Parlare de “In Viaggio Immobile. Cronache per la «Folha de S.Paulo»” (Derive Approdi) a Sherwood Festival è un modo per ripercorrere collettivamente le acute osservazioni che Toni ha fatto alla fine degli anni ’90, quando era corrispondente per il quotidiano brasiliano Folha de S. Paulo. Siamo in una fase cruciale per le trasformazioni globali, che lui ha saputo cogliere forse meglio di chiunque altro.
Questa raccolta nasce dal ritrovamento da parte di Sergio Bianchi, in un cassetto, di una cartella di testi, scritti tra il 1996 e il 1999, ai quali ne sono stati aggiunti alcuni, proposti in traduzione dal portoghese quando gli originali non erano disponibili. Da una parte ci restituiscono uno spaccato della produzione culturale, politica, e intellettuale di quegli anni che sono coevi alla scrittura di Impero; dall’altra emergono alcuni dei tratti più caratteristici di Toni Negri: la capacità di analisi, certo, ma anche la curiosità, l’umorismo pungente, il movimento di un pensiero esigente e di un’attività continua.

Alle persone che leggeranno queste pagine viene chiesto di fare «un viaggio immobile», perché saranno trasportati nell’Europa della fine degli anni Novanta, per ritrovare, forse, la possibilità di assumere una modalità dello stare nel mondo che permetta di rimetterci in movimento provando sempre a inventare il comune.

Con: Clara Mogno (curatrice del libro, Euronomade)

 

** Antonio Negri (conosciuto come Toni Negri) è stato un politico e filosofo tra i più noti pensatori e teorici dell’estrema sinistra italiana tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Ha insegnato in diverse università europee e la sua produzione teorica ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali. Il libro che l’ha reso famoso nel mondo è Impero, scritto in collaborazione con Michael Hardt, testo fortemente critico della globalizzazione liberista e del moderno imperialismo

Bio Sherwood:
Con centinaia di migliaia di presenze ogni anno, il festival di Sherwood è uno degli eventi più lunghi ed attraversati nel panorama italiano: ogni estate per 30 giorni, trasforma un parcheggio in uno spazio vivo, pulsante, libero, una città dentro la città. È uno dei festival indipendenti più ricchi di proposta musicale e culturale, dove la musica, la cultura, lo sport, la socialità, i dibattiti si mescolano e si intrecciano per costruire, insieme ai tantissimi collaboratori volontari, qualcosa di speciale: Sherwood Festival.

Questo evento è uno spazio pubblico vivo e reale in cui la musica, la cultura, lo sport, l’informazione, i dibattiti tentano di accorciare le distanze tra i punti di vista, cercano di indicare, tra le tante contraddizioni che vive la nostra società, un altro modo di vivere, di stare insieme, di vedere il mondo.

Nel corso della sua lunga storia, nata nel 1990, Sherwood Festival ha ospitato alcuni tra i nomi più importanti del panorama musicale nazionale e internazionale: Manu Chao, The Prodigy, The Offspring, Alice in Chains, NO FX, Die Antwoord, Public Enemy, Sepultura, Fatboy Slim, tra gli altri.

Nel 2018 viene lanciata la campagna “Sherwood Changes For Climate Justice”, il primo passo di un percorso che continuerà per ridurre sempre di più l’impatto ambientale che un evento come Sherwood Festival produce. Grazie a questa campagna è stato ridotto del 50% l’impatto climatico rispetto alle edizioni precedenti. Una sfida che è stata affrontata e vinta grazie anche alla sensibilità dimostrata dalle migliaia di persone che hanno attraversato la kermesse (Maggiori informazioni qui).

Facebook ► www.facebook.com/festival.sherwood

Instagram ► www.instagram.com/sherwood_festival

Telegram ► t.me/sherwoodfestival

Twitter ► www.twitter.com/sherwoodpadova

Spotify ► bit.ly/SHFSpotify