Venerdì a San Giorgio in Bosco i vent’anni dell’associazione in memoria di Erika Gazzola

 

L’Associazione Erika Onlus, nata in memoria di Erika Gazzola, perita in un incidente stradale a 13 anni, nel 1995, quest’anno compie venti anni.
I suoi genitori, gli insegnanti, tutti coloro che le volevano bene, hanno deciso di farla vivere per sempre fondando un’Associazione con il suo nome e pubblicando un libro con i suoi scritti e i suoi disegni, con il titolo “Inno alla vita”, nel quale Erika celebra il suo amore per la scuola, ma ”una scuola vera –come bene scrive Franca Zambonini, giornalista – ossia, quella che non si ferma alle nozioni ma comunica soprattutto emozioni e sentimenti, e che aiuta a crescere”.

Venerdì 7 dicembre, nella Sala Consiliare nelle Barchesse di Villa Bembo, a San Giorgio in Bosco, si festeggiano i 20 anni di attività dell’Associazione Erika Onlus, con una serata dedicata alla presentazione di un libro che parla di Associazionismo e Volontariato in Veneto, dal Medioevo ad oggi: “Custode di mio fratello”, di Francesco Bianchi, coordinatore scientifico della Fondazione Istituto di Storia Onlus-Vicenza. I lavori si aprono alle 21.00 con il saluto dell’Assessore della Regione Veneto Manuela Lanzarin e dell’Assessore ai Servizi Sociali di San Giorgio in Bosco Nicola Pettenuzzo e proseguono con gli interventi di Isidoro Rossetto, Presidente dell’Associazione Erika Onlus, Emanuele Alecci, Presidente del Centro Servizi Volontariato di Padova, Maurizio Segato, Coordinatore Centri di Ascolto Caritas del Vicariato di Piazzola sul Brenta.

L’Associazione Erika, sostenuta da tante famiglie, aziende e associazioni, dal 1998 si impegna a finanziare progetti in Africa, Europa, America Latina, Asia, Oceania e Medio Oriente, nella costruzione di scuole, centri di accoglienza, nell’acquisto di ambulanze e beni per il sostegno dei missionari e delle associazioni che operano in realtà disagiate. Il dolore dei genitori di quella bambina, è diventato la forza di fare positive le cose. Mamma Giuliana e papà Franco, hanno donato gli organi di Erika e poi aperto la strada per fare il bene di tanti.
“Abbiamo conosciuto persone eccezionali, religiosi e laici, che sono i reali protagonisti della solidarietà”, spiega il presidente di Erika Onlus, Isidoro Rossetto. “La corrispondenza con queste persone ci ha permesso di entrare in tante realtà, nelle quali l’infanzia e quelle parti di popolazione che vivono in situazioni difficili si rivolgono a noi per un concreto aiuto, ma anche per sentire che qualcuno le sostiene moralmente e spiritualmente “. Venerdì 7 dicembre sarà anche il momento per informare sui progetti futuri dell’Associazione.