A Venezia esposte le opere molto particolari di Hera Scart

 

Il Gruppo Hera espone dal 28 agosto al 7 settembre i ritratti di attrici e attori internazionali realizzati dai proprio laboratori SCART utilizzando esclusivamente rifiuti industriali. Fra le diciassette opere esposte anche un suggestivo ritratto di Alain Delon, omaggio al grande attore recentemente scomparso

I luoghi dell’esposizione

Arte del cinema e arte del riuso si incontrano quest’anno in occasione dell’81 ͣ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, grazie all’esposizione dei quadri SCART in tre delle più prestigiose location della kermesse veneziana: Terrazza Biennale, sul Lungomare Marconi, affacciata sul red carpet, la Terrazza Cinematografo by Atlas Concorde presso l’Hotel Excelsior e La Villa Powered by Giffoni Hub (Villa Zavagli), sede degli eventi di Giffoni Hub.

I rifiuti industriali plasmano volti ed espressioni

I quadri, realizzati all’interno dei laboratori artistici del Gruppo Hera, dove da oltre venticinque anni si realizzano opere d’arte utilizzando scarti industriali, raffigurano vere e proprie icone del cinema: da Marylin Monroe a Marcello Mastroianni, da Brigitte Bardot a Federico Fellini, in un viaggio attraverso la settima arte realizzato attraverso ritagli di pelle, cerniere, filamenti metallici, bottoni, pulper di cartiera e da altri mille rifiuti usciti dalle manifatture dei distretti italiani, che nella materioteca SCART diventano materia prima per plasmare volti ed espressioni. Lo sguardo obliquo di Giulietta Masina, ad esempio, prende vita attraverso scaglie di plastica, cavi elettrici, etichette, cellophane e carta laminata. Marylin Monroe, invece, è riprodotta attraverso ritagli di pelle, accessori in metallo e frammenti di plastica, mentre Pierfrancesco Favino nei panni di Tommaso Buscetta ne Il traditore, è creato con taccuini per appunti, cravatte di scarto, stanghette di occhiali, sfridi di gomma e ritagli di pelle.

Un ritratto per Alain Delon

Proprio gli scarti di pellame sono la base anche dell’ultimissima opera SCART, dedicata ad Alain Delon e presentata in anteprima proprio al Lido come omaggio al grande attore recentemente scomparso. 

Effetto macchiaiolo di incredibile profondità

Diversi per soggetto, ambientazione e materiali, tutti i quadri sono però uniti dal medesimo taglio macchiaiolo. Da vicino, le materie di cui sono costituiti, parlano ognuna per sé, restituendo agli occhi solo la propria singolarità. A mano a mano che ci si allontana, l’insieme restituisce immagini di incredibile nitidezza e profondità, in un gioco di colori e rimandi capace di emozionare.

Le opere SCART, fra ritratti oggetti di design e scenografie

I diciassette ritratti esposti sulle tre sedi per l’intera durata del Festival sono solo alcuni dei numerosi quadri SCART realizzati dagli studenti delle Accademie di Belle Arti di Firenze, Bologna e Ravenna, dedicati non solo ad attrici e attori, ma anche a cantanti, personaggi della cultura, della politica e dello sport. A loro volta, tali realizzazioni fanno parte della vastissima collezione SCART, che spazia fra scenografie e costumi teatrali, sculture, oggetti d’arredo e di design, fino ai giocattoli e agli strumenti musicali. In tutto oltre mille opere, realizzate nei laboratori SCART presso l’impianto di trattamento rifiuti Herambiente (Gruppo Hera) di Santa Croce sull’Arno (PI). 

Un progetto per diffondere cultura del recupero e comportamenti virtuosi

Oltre a essere una vivace piattaforma artistica, SCART è soprattutto un progetto crossgenerazionale di comunicazione e ingaggio dei cittadini verso stili di vita e consumo più sostenibili, centrati sul contrasto allo spreco e sull’uso intelligente di ogni risorsa. In questo senso, il linguaggio universale dell’arte, con la sua immediatezza e l’alchimia di inventare una nuova vita (potenzialmente infinita) per ciò che era rifiuto, diventa un potente strumento per promuovere una diffusa cultura del recupero e comportamenti virtuosi per la salvaguardia dell’ambiente.