Video di Fratelli d’Italia: fioccano i cloni, Zanon, “I veri insultati siamo noi che non abbiamo gettato fango su nessuno”

 

Proliferano in rete i “cloni” del video di Fratelli d’Italia in cui i candidati Raffaele Zanon (Senato) e Alberto Romano Pedrina (Camera Veneto 1) invitavano gli elettori a “votare con la testa e con il cuore, non votare con il culo”. Ieri sera su Youtube, da cui è scomparso il video che ha dato l’inizio ad una serie notevole di polemiche, è apparso un video con protagoniste le candidate del Pd Laura Puppato (capolista al Senato in Veneto) e Rosanna Filippin, candidata alla Camera. Questa mattina un altro video ha come protagonisti Matteo Pegoraro e Nicolò Moscardini, coppia omosessuale di Solesino, piccolo paese della provincia di Padova. In bianco e nero, il video ripropone la musica di Chopin che faceva da sottofondo musicale allo spot elettorale di Fratelli d’Italia, a sua volta una parodia dell’esibizione di una coppia gay alla prima puntata del festival di Sanremo. “Non vogliamo piacere a tutti – scrivono sui cartelli i due gay di Solesino – ma pretendiamo rispetto. Non voteremo con il culo, ma con la coscienza, l’umiltà e la fiducia che i due di “Fratelli d’Italia” hanno infangato”.

“Trovo bizzarro che chi chiede rispetto ci vomiti addosso insulti di tutti i generi. Evidentemente invitare a mettere come priorità la famiglia composta da un uomo e una donna non è politically correct”. A dirlo Raffaele Zanon dopo che sui social media sta montando la rabbia per una omofobia che, secondo il candidato al Senato in Veneto “è una mistificazione del video originale. Purtroppo fa gioco dare a noi degli omofobi a prescindere dal contenuto del video. Che se ha urtato nervi scoperti ce ne dispiace, ma nella sua essenza è puramente e genuinamente ironico. Ironia che manca del tutto a chi invece ci insulta dimostrando che spesso c’è una sorta di impunità dell’insulto e della volgarità se provengono da certi ambienti. Credo che questo dia la misura di che deriva sta prendendo la libertà di parola, opinione ed espressione nel nostro Paese”.

A poco valgono le migliaia di attestazioni di stima e solidarietà arrivate ai due candidati personalkmente e sui social network. secondo Alberto Romano Pedrina, l’altro protagonista del video, “siamo alla mistificazione sistematica – spiega Pedrina candidato alla Camera – basta guardare il video per rendersi conto che sta arrivando nei nostri confronti del fango che noi non abbiamo gettato contro nessuno. Abbiamo affermato che la famiglia composta da un uomo e una donna è la nostra priorità. Se questo è una colpa, che giustifica gli insulti, vuol dire che il nostro è un Paese che non si riconosce nell’articolo 29 della Costituzione che stabilisce che “la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”.