Vivi Padova: una leadership giovane per il post Zanonato

 

Da Alberto Claut, segretario dell’associazione Vivi Padova riceviamo e pubblichiamo:
Se è vero che “la speranza è l’ultima a morire” forse a giugno Padova avrà un Sindaco differente da quello attuale, poco importa se sarà espresso dalla destra o dalla sinistra, l’importante è che sia quel Sindaco, capo dell’Amministrazione e Ufficiale di Governo, che la città aspetta e merita..
Sarà colui che presenterà il programma elettorale migliore e che sulla base dei consensi che riceverà, speriamo dalla maggioranza effettiva degli aventi diritto al voto, avrà in mano le sorti di Padova nei successivi cinque anni, salvo imprevisti.
Sarebbe veramente inopportuno, ancorché possibile, un Sindaco eletto da una maggioranza che fosse la conseguenza di una grande astensione, ipotesi non trascurabile visto quanto sta accedendo con una contrapposizione più ideologica che sostanziale.
E’ facile, oggi essere contro Zanonato; è come sparare sulla Croce Rossa ed io non lo farò, non perché sia contiguo al suo modo di governare la nostra città, ma perché voglio provare a riassumere quali siano le aspettative del cittadino medio, di coloro che posseggono un minimo di buon senso e desiderano continuare a sperare che i padovani possano riprendersi al città, i suoi Valori, le Tradizioni, in poche parole riconoscersi in una comunità civile e rispettosa tanto dell’individuo che delle Leggi che la governano.
Provo a sintetizzare.
I padovani desiderano un candidato Sindaco che presenti un programma semplice e sostenibile; pochi punti essenziali chiari e risolutivi dei problemi contingenti che affliggono la città. In poche parole niente illusioni e promesse, ma obiettivi realizzabili integrati da una proposta progettuale per un futuro che sia frutto di un confronto democratico coi cittadini e le loro rappresentanze.
Un Sindaco che quando eletto sappia essere paladino del confronto istituzionale tra maggioranza e minoranza, svincolato da lacci e laccioli frutto di compromessi preelettorali; che realizzi il programma per cui ha ricevuto la preferenza e che sia disposto ad accettare il contributo dell’opposizione. In poche parole un Sindaco che sia il Sindaco di tutti, anche di coloro che non l’anno votato.
Un Sindaco capace di mantenere sempre aperto un dialogo diretto col cittadino, disponibile ad incontrare i cittadini singoli o associati per confrontarsi con loro, recepire le istanze, le preoccupazioni e di conseguenza risolvere i problemi.
Un Sindaco sensibile alle esigenze di artigiani e commercianti capace di coinvolgerli per individuare quelle soluzioni strategiche indispensabili per non far morire la città di fronte alla strafottenza dei grandi centri commerciali; quindi capace di risolvere il problema dell’accesso alla città per usufruire dei negozi e ristoranti e nel contempo abile a coinvolgere i cittadini nell’abituarsi all’uso dei mezzi pubblici che devono essere frequenti, comodi e non inquinanti.
Un Sindaco che nella duplice veste di capo dell’Amministrazione e Ufficiale di Governo sia pronto ad adottare tutti quegli interventi contingibili utili per assicurare la salute e la sicurezza dei cittadini; assumendosene le responsabilibità nel nome del consenso elettorale. Interventi che dalla formulazione su carta si traducano in azioni concrete e non siano semplici spot elettorali.
Un Sindaco così sensibile alla sicurezza dei propri cittadini da creare la condizioni affinché non sia necessaria una scorta istituzionale per proteggerlo. I cittadini si chiedono: “ma che città è questa dove il nostro Sindaco è protetto mentre noi veniamo giornalmente aggrediti e scippati, una città che non possiamo vivere con tranquillità una città in cui il territorio ci è scippato da irregolari e sbandati?” In poche parole un Sindaco che non vada alla riunione annuale dei volontari di protezione civile con l’agente di scorta anche nella sala riunione in una struttura del Comune, come è avvenuto!
Un Sindaco che si il garante della pulizia e l’ordine nel territorio che rischia di divenire un gigantesco orinatoio pubblico soprattutto sotto i portici sicuramente carenti di illuminazione. Capace di essere riconosciuto quale tutore delle leggi e delle regole e no succube di pochi scalmanati, ancorché portatori di voti.
Un Sindaco giovane, capace di parlare ai giovani e rispettoso delle esperienze degli anziani. Capace di offrire alternative allo sballo, alle spinellate pubbliche e alle occupazioni selvagge di locali pubblici. Un persona che sappia rivalutare quelle forme di aggregazione che erano il patrimonio delle nostre genti venete, i Patronati delle Parrocchie e le attività sportive diffuse integrate con iniziative culturali di attualità.
Un Sindaco capace di riportare Padova al ruolo strategico di centro culturale ed economico del Veneto, ma anche in dimensione internazionale grazie alle eccellenze espresse da un’Università che da sempre è fucina di eccellenze nei campi della medicina, della fisica, del diritto e dell’ingegneria. Un’Università che può e deve ancor più integrasi nel tessuto sociale cittadino sia centrale che periferico.
E sottolineo soprattutto un Sindaco che sia capace di far sentire al cittadini padovani il gusto di essere protagonisti nella propria città. Che sappia trasmettere fiducia e che non rifiuti a priori ogni confronto ed ogni proposta contraria alle sue idee, ma sappia rapportarsi ed ascoltare la comunità che è chiamato a governare.
Zanonato era Sindaco prima del 1999, poi perse con Giustina Destro pur avendo dalla sua parte, anche lui candidato, Luca Casarini ed è ritornato nel 2004 e quindi l’abbiamo conosciuto ed in verità non lo ritrovo capace di rappresentare queste poche aspirazioni e per questo non lo voterò, ma potrei votare qualcun altro della sinistra che rappresentasse il nuovo, quel nuovo che un Partito Democratico sommerso da problemi interni non sembra in grado di esprimere. E non si trova meglio l’altra parte, quella del PdL !
Personalmente non vorrei ritrovarmi tra coloro che il prossimo sei giugno piuttosto che votare andranno in gita…..
Per tali motivi abbiamo costituito ViVi Padova, una associazione dove il leader è un giovane che sosteniamo perché crediamo che a Padova si potrà e si dovrà cambiare.

Alberto Claut
Segretario ViVi Padova