Weekend dell’Immacolata col pienone a Padova. Per il presidente Ascom è andata bene (grazie a meteo e park Prandina) ma poteva andare meglio

 

“E’ andata bene ma poteva andare ancora meglio”.
Si era espresso così il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin, mentre il weekend dell’Immacolata era ancora in corso.
A weekend concluso il giudizio nel suo complesso rimane perchè trova conferme nell’afflusso di tantissima gente in città nonostante il blocco degli Euro 4 diesel così come trova conferme nelle valutazioni dei commercianti sondaggiati dall’Ascom nella giornata di lunedì. Analogo discorso per i centri della provincia, anch’essi meta di molta gente nei due giorni di festa.
“Innanzitutto dobbiamo ringraziare il tempo – commenta il presidente Bertin – che ci ha offerto due giorni di sole magnifico e temperature ideali. Il combinato ha fatto sì che l’appeal della città e dei centri della provincia, a torto definiti “minori”, potesse sovrastare l’attrazione dei centri commerciali che, notoriamente, si avvantaggiano nelle giornate di cattivo tempo”.

Ma il bel tempo non basta, nel giudizio del presidente dell’Ascom, a spiegare il perchè di un buon inizio di periodo natalizio.
“Cominciando dalla città, va dato atto – continua – che Padova si presenta al meglio: da un lato l’apertura del park Prandina sta garantendo una possibilità di parcheggio finora sconosciuta con una non trascurabile attivazione di corso Milano da qualche giorno finalmente non più solo asse di transito ma interessante successione di vetrine, negozi e locali pubblici, dall’altro il ricco programma di allestimenti ed iniziative sta offrendo l’immagine di una città bella, emozionale, culturalmente di primo livello”.
La mostra di Gauguin, il Villaggio Eremitani con la Fabbrica di Babbo Natale, le bancarelle, la splendida scenografia di Prato della Valle, hanno attratto migliaia di persone facendo lievitare gli affari dei pubblici esercizi letteralmente presi d’assalto. Ragionamento assolutamente riproducibile anche per le località della provincia che hanno messo in scena numerose iniziative giustamente premiate dal pubblico.
“Diciamo che se i bar hanno “monetizzato” al 100% le eccezionali presenze di questi giorni – sottolinea Bertin – lo stesso non si può però dire per i negozi. Sarebbe ingiusto sostenere che non si è venduto, ma sarebbe altrettanto fuorviante non rilevare che molte sono state le visite che si sono limitate ad una “presa visione” in attesa dell’arrivo delle tredicesime che non si concretizzerà prima del 15/20 del mese”.
Molto dunque dipenderà da “Giove pluvio”, ma c’è comunque un dato che il presidente dell’Ascom intende rimarcare.
“Queste sono le occasioni – puntualizza – che confermano la centralità di Padova in quanto città a “trazione commerciale”. Certo, non sono più gli anni che in città la gente arrivava in massa anche da fuori regione, ma l’appeal della città del Santo, appena le condizioni lo consentono, torna ad essere quel centro catalizzatore di interesse che non per nulla vanta oltre tremila negozi. Di nuovo, in questi ultimi anni, c’è il forte impulso dato dal marketing territoriale, ad esempio, delle città murate, delle terme ma anche dei centri più piccoli che, nonostante l’attacco della grande distribuzione prima e dell’e-commerce più recentemente, hanno reagito proponendo iniziative volte a valorizzare lo “specifico” di cui sono comunque ricche”.
Dunque, in vista del rush finale, la parola d’ordine è “fiducia”.
“Penso che si sia lavorato bene – conclude il presidente dell’Ascom – e a parte qualche scivolone che poteva essere evitato con un minimo di buonsenso e di concertazione, direi che va dato atto a tutti gli attori in campo di aver operato per il meglio”.