Welfare della non autosufficienza: Irpea lancia una riflessione in ottica europea sulle nuove sfide del privato sociale

 

Giovedì 29 ottobre, dalle ore 9.00, Fondazione I.R.P.E.A. ospita al Teatro di Casa Vanzo (in via S.M. in Vanzo 32) la conferenza finale del progetto “ACT for dependent people”, che indaga la crescente necessità di cura e assistenza legata al progressivo invecchiamento della popolazione.

Lo studio, realizzato grazie al contributo di partner internazionali specializzati, ha analizzato i bisogni di alcuni territori europei, sperimentando strumenti e politiche efficaci nelle politiche di welfare per la terza età, con l’obiettivo di diffondere queste buone pratiche a livello continentale.

“La parola d’ordine che oggi contraddistingue i nuovi modelli di welfare è integrazione– afferma il Direttore della Fondazione I.R.P.E.A. Stefano Rizzo – e questo studio è un supporto fondamentale per chi, come noi, cerca di innovare quotidianamente i propri servizi di assistenza”.

Per capire l’importanza del tema, basti pensare che in Italia le persone “non autosufficienti” sono oltre 2 milioni e 600 mila (fonte Spi Cgil 2014), di cui 2 milioni quelle anziane (fonte Istat 2014).

“Il welfare centrato sulla persona, che si prefigge di allargare al massimo gli spazi di inclusione sociale, deve superare l’approccio tradizionale delle tematiche verticali e sviluppare invece una lettura trasversale dei fenomeni sociali e dei bisogni di assistenza, in cui lavoro, scuola, formazione, assistenza e cura sono dimensioni diverse di un’unica risposta – continua Rizzo.

Per farlo in maniera efficace dobbiamo integrare gli strumenti a nostra disposizione, in un mix di servizi e interventi che sappiano adattarsi alle mutevoli esigenze e condizioni di vita e di salute della persona: è quindi necessario affiancare i servizi tradizionali definiti nei Livelli Essenziali di Assistenza con interventi rivolti all’inserimento occupazionale, alla vita sociale e abitativa indipendente, al sostegno economico, alla formazione e all’empowerment.
Inoltre dobbiamo integrare la vita dei nostri ospiti con i servizi socio sanitari e assistenziali che diamo, superando la netta separazione nella vita della persona con disabilità tra dentro le nostre strutture e fuori, nell’ambito familiare o privato”.
Il 29 e il 30 ottobre, le delegazioni dei partner europei del progetto ACT faranno visita alle strutture e ai servizi alla disabilità di Fondazione I.R.P.E.A., una delle realtà più significative nel settore dell’assistenza, della formazione e dell’educazione nel territorio padovano, che si occupa di welfare a 360 gradi: assistenza diurna e residenziale a persone con disabilità, educazione e istruzione dell’infanzia, qualificazione professionale di giovani e adulti.