Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha sospeso il decreto di moratoria di due anni che avrebbe esteso al 2019 gli adempimenti voluti dal decreto Lorenzin sull’obbligatorietà dei vaccini per l’iscrizione agli asili nido e alle scuole dell’infanzia già a partire da questo anno scolastico.
Il Movimento 5 Stelle Veneto, contrario ai metodi “coercitivi” del Governo centrale, attacca Zaia: “Oggi tutta Italia assiste al passo indietro di un leader di cartapesta, al quale è bastata la prima opposizione del Governo centrale per tirarsi indietro su un tema che, a sua detta, gli stava molto a cuore.
In Veneto conosciamo Zaia e questo atteggiamento non ci stupisce. È il campione della retromarcia.
Il passo indietro fatto da Zaia con la sospensione del decreto sui vaccini è una presa in giro verso i cittadini veneti che aggiunge confusione al caos e alle situazioni già presenti. Il Veneto aveva già deciso di ricorrere al Consiglio di Stato, poi Zaia ha deciso di imprimere un’accelerata salvo fare subito dopo retromarcia. Un approccio così sconfusionato su un tema così sensibile non è accettabile. Ci aspettiamo da parte di tutti maggiore accuratezza ed equilibrio. La politica in generale e i partiti la smettano di tirare i cittadini per la giacchetta”.
“Infine ribadiamo qui La posizione del M5S – aggiungono i consiglieri regionali del M5S – favorire un’alta copertura vaccinale attraverso un’informazione capillare e strutture sanitarie efficienti e presenti sui territori, non ricorrendo a metodi coercitivi”