Il 76,8%. Tanto vale nelle intenzioni di voto la candidatura di Luca Zaia in corsa per una riconferma al terzo mandato da presidente della Regione Veneto praticamente per acclamazione. Un risultato che se confermato dalle urne elettorali del 20 e 21 settembre non avrebbe precedenti nel mezzo secolo di storia delle Regioni.
Un terzo esatto degli elettori veneti voterebbe per la lista Zaia con il nome del Presidente (33,6%), formazione che seppure orfana degli assessori uscenti, tutti nella listona della Lega per volontà della coppia Fontana (l’ex ministro) e Matteo Salvini. Eppure nonostante la presenza dei big uscenti, la Lega non supera il 23,1% di consensi potenziali. Un lusinghiero 10% lo porterebbe a casa la formazione di Fratelli d’Italia che a Vicenza o Padova punta a centrare anche il potenziale secondo consigliere regionale, frutto di liste davvero competitive dato che a Vicenza schiera il tridente d’attacco Formaggio – Donazzan – Forte e a Padova la coppia a doppia punta (in contrapposizione) Enoch Soranzo – Elisabetta Gardini.
A Forza Italia e lista degli amministratori, bene che vada andranno le briciole.
La coalizione di Centro – sinistra rischia di rimpiangere il risultato di Alessandra Moretti. Winpoll-Cise per IlSole24Ore infatti stima che il raggruppamento di cinque liste a sostegno dell’ex vice sindaco di Padova non andrebbe oltre il 15%. Intorno al 4 per cento il Movimento 5 stelle. Fuori dai giochi la renziana Sbrollini (1%). Da capire come si componga il raggruppamento “altri” dato al 3% con il Partito dei Veneti appunto non rilevato ma che poteva in altri sondaggi, contare su un risultato uguale o superiore al Movimento5 stelle. Tra quattro settimane si passerà dalle ipotesi alle certezze, con i voti veri.
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