Zanonato ha sbagliato. Troppo poco politico. Meglio il parlamentare dell’Udc Antonio De Poli o l’assessore Pavanetto che hanno lisciato il pelo agli ultras. Prendere posizione contro la frangia oltranzista, a volte (abbastanza raramente per fortuna ultimamente) violenta, sempre volgare, invariabilmente e orgogliosamente ignorante non è politicamente corretto, nel mondo alla rovescia dello stadio Euganeo. Ma Zanonato dopo quasi vent’anni alla guida della città, può permettersi di non fare calcoli elettorali, e dice pane al pane. Gli ultras sono una minoranza. Chiassosa, ma pur sempre la minoranza. Un po’ come i disobbedienti del centro sociale Pedro, vengono chiamati “ragazzi” dalla cronaca specializzata nel cantarne le gesta con notevole indulgenza, anche quando quei “ragazzi” non sono più teen ager da un pezzo. A volte si evita addirittura di scrivere il nome e cognome degli ultras arrestati, perchè appunto, sono “ragazzi” anche quando prendono a pugni tifosi avversari rei di avere altri colori al collo.
Ed allora, nel mondo alla rovescia del calcio che manda in pappa il cervello, gli “infami” sono Zanonato e Zampieri, reo quest’ultimo di aver detto una grande verità: i 44 daspati non rappresentano la Padova sportiva. Ma appunto in un mondo in cui altri ultras insultano la memoria di Piermario Morosini, ed a Venezia ci si prende a martellate, la verità diventa insulto, gli insulti verità. E poi ci si domanda perchè gli stadi sono sempre più vuoti.
Alberto Gottardo