“Zitti comunisti”: l’amarezza di un residente di via Nazareth sbeffeggiato dal sindaco Bitonci in una Padova sempre meno partecipata

 

Lunedì sera un gruppo numeroso di residenti del quartiere dove sorge lo Iov, istituto oncologico veneto, è intervenuta in consiglio comunale. I cittadini protestavano contro un esprorpio deciso per allargare il parcheggio dell’istituto. Proprio quando, giusto per fare due esempi: di fianco all’ Iov c’è un park multipiani con cui basterebbe fare una convenzione, oppure un pratone senza alberi ai piedi del bastione: basterebbe probabilmente un paio di rampe e un lavoro di consolidamento del terreno e lì sicuramente potrebbero essere ospitate almeno 400 auto, a doppio servizio per altro con Pediatria. E invece no: il Comune ha tirato dritto, non ha ascoltato le ragioni dei residenti, definiti addirittura “comunisti”. (Clicca qui per sentire il sindaco come si esprime nei confronti dei cittadini)

Qui di seguito il racconto in prima persona di uno dei manifestanti in consiglio comunale.
“Ieri si è scritta una brutta pagina per la mia città, una delle molte temo, ma la prima a cui ho assistito in prima persona.

Ho assistito a strumentalizzazioni vergognose dei malati di cancro per tentare di legittimare un progetto che prevede la distruzione di 4.000mq di verde espropriandolo ai legittimi proprietari.
Un progetto che non si fonda su alcuna documentazione, su nessun dato: solo parole e propaganda. Alla richiesta di chiarimenti precisi su elementi specifici del progetto (a favore di chi vada, quanto costi, se esistano alternative) l’amministrazione e il sindaco non hanno saputo – o voluto – dare alcuna risposta.
Sono però riusciti ad offendere le decine e decine di cittadini presenti che civilmente ed educatamente assistevano ai lavori del consiglio, provocandoli e dando loro dei “comunisti”, ignorando che questo aggettivo ha un peso soprattutto per chi come me non ha mai conosciuto parte della propria famiglia perché infoibata dai comunisti nel ’45.
Il progetto che si é votato ieri sera accondiscende ad interessi diversi da quelli dei malati, né crea per loro parcheggi in più: lo spiegano bene le carte e le planimetrie e che nessuno nella maggioranza ha letto e considerato, neppure l’assessore. Eppure hanno votato tutti compattamente a favore, alla cieca, senza conoscere nulla di quanto approvavano.
Mi hanno fatto pena, devo riconoscerlo. Chi era insieme a me a protestare, silenziosamente, i tanti amici presenti a dare sostegno a questa causa di civiltà, hanno dimostrato di essere molto più preparati, molto più lungimiranti, molto più onesti di quanti sono delegati a governarci.
La pessima figura l’hanno fatta loro, ieri sera, dimostrando di essere in piena malafede, sordi ad ogni confronto civile sul merito dei provvedimenti, maleducati fino alla fine. E sapere di non essere come loro, di aver marcato una differenza rispetto a questi ignoranti e arroganti neofiti dell’amministrazione, mi rende oggi fiero. E anche se sconfitto dal voto – ma é solo la prima battaglia – in realtà vincente e trionfante sul nulla che individui come il sindaco Bitonci esprimono”.